Attilio Veraldi
Nato a Napoli nel 1925, Veraldi fece per molti anni l'oscuro mestiere del traduttore (soprattutto dall'inglese e dallo svedese), e ciò, fra l'altro, gli permise di viaggiare molto, sia in Europa che in America.
L'allora direttore della Rizzoli, Mario Spagnol (poi patron dell'importante gruppo editoriale Mauri-Spagnol, comprendente Longanesi, Guanda, Garzanti, TEA, Salani), era convinto che quel raffinato letterato non potesse non cimentarsi in prima persona con lo scrivere e così lo "costrinse" a produrre in prima persona.
Veraldi scelse una strada secondaria, il giallo, e pericolosa, l'ambientazione napoletana: il rischio di cadere nel folklore e nei luoghi comuni era altissimo, ma
il risultato fu di grande originalità: una sorprendente miscela di umorismo e violenza, di nostalgia e di realismo. Napoli come ce la immaginiamo e come non l'avremmo mai concepita, personaggi ambigui, squarci di dignità e squallore, l'arte di arrangiarsi che voracemente sconfina nella lucidità capitalistica del nuovo crimine organizzato.
Infatti, quando il suo primo libro venne adattato per lo schermo (La mazzetta, di Sergio Corbucci, 1980), i produttori annacquarono parecchio le atmosfere torbide del romanzo, e il protagonista Sasà Jovine, un mediocre faccendiere, venne interpretato dal bravissimo Nino Manfredi, che inevitabilmente catturava le simpatie del pubblico.
Senza forzature spettacolari e furberie editoriali, Veraldi riportò certi stereotipi napoletani alla loro reale dimensione, fatta di compromessi, paura, strategie di sopravvivenza, e addirittura fu di fatto uno dei primi scrittori italiani a cimentarsi con la terribile realtà del terrorismo (Il vomerese).
Se altri (De Angelis, Enna) avevano già sdoganato il poliziesco italiano, Veraldi aggiunse - come Sciascia - una decisiva sfumatura di cinismo e
crudezza, con un occhio acuto e non consolatorio sulle aggrovigliate realtà urbane di un'Italia ancora in turbolenta formazione.
Nel 1966 ha curato per Feltrinelli un'antologia di racconti di autori anglosassoni: Delitto per diletto.
- La mazzetta, Rizzoli, 1976; Avagliano; Ponte alle Grazie, 2017
- Uomo di conseguenza, Rizzoli, 1978, 1980; Avagliano, 2003
- Il vomerese, Rizzoli, 1980; TEA, 1990; Avagliano, 2004
- Naso di cane, Mondadori, 1982, 1992; Avagliano, 1999, 2003
- L'amica degli amici, Mondadori, 1984; De Agostini, 1990; Avagliano, 2003
- Donna da Quirinale, Mondadori, 1990
- Scicco, Mondadori, 1991
- L'ombra dell'avventura, Frassinelli, 1992
|