Lawrence Sanders Autore non particolarmente noto qui da noi, Sanders (1920 - 1998) scrisse tra gli ultimi anni '80 e i '90 una serie di polizieschi - quasi tutti esauriti - in cui il detective del NYPD Edward Delaney si trovava di volta in volta a indagare su crimini legati alla tradizione biblica: storie di impianto tradizionale, di più che buona fattura, basate su valori piuttosto convenzionali, senza particolari elementi innovativi. Eppure Sanders era stato un precursore: nel suo primo libro, The Anderson Tapes (La polizia vi ascolta, Garzanti, 1971; poi Rapina record a New York, Sonzogno, 2001; da cui anche il bel film di Sidney Lumet Rapina record a New York, 1972, con Sean Connery) racconta della preparazione e attuazione di un "colpo" particolarmente ricco, e fin qui niente di nuovo. Tutta la narrazione, però, si basa sull'esame - attraverso una sorta di montaggio cinematografico - di materiali acquisiti da vari organismi di sicurezza, polizia, FBI, Dipartimento del Tesoro, DEA, servizi di intelligence, che a vario titolo si occupano della vicenda: intercettazioni telefoniche, registrazioni catturate da "cimici", rapporti, ecc., un'impressionante mole di informazioni che non impedisce lo svolgimento dell'impresa criminosa. Insomma, uno sguardo davvero inquietante sull'attività di sorveglianza capillare e particolarmente intrusiva svolta dalle varie agenzie governative statunitensi: già dai tempi del famigerato John E. Hoover c'era chi progettava un sistema completo di controllo sulla popolazione, e nel corso degli anni la cosa ha preso corpo. Non nella forma totalizzante e ipercoordinata che sognava Hoover (il libro di Sanders, appunto, si basa sul contrasto tra le quantità di dati raccolti e la mancanza di un loro raccordo organico), ma siamo sulla buona strada: Echelon e Mystic sono stati un passo decisivo in questa direzione.
film dai suoi libri: |