Michael Innes
" Un elegante dilettantismo contraddistingue il suo approccio, nonché la personalità stessa del detective da lui creato nel 1936 con il suo primo romanzo, e cioè John Appleby. Death at the President's Lodging, il romanzo d'esordio, è da considerare fra le più riuscite opere prime mai pubblicate e in esso sono esaltate tutte le qualità dello scrittore, oltre alla sua impronta britannica, che verrà peraltro poi annacquandosi negli ultimi romanzi (una trentina fino a oggi). Derivata in parte dai connotati dello stesso scrittore, la fisionomia di Appleby è inappuntabile: presentato come uomo coltissimo, di grande sensibilità, come detective è intuitivo, perseverante e acuto anche se la sua brillantezza non è mai straripante (cioè alla Gideon Fell, per intenderci). Presumibilmente influenzato da Carr negli elementi decorativi delle storie e nella resa dello "humour", di cui Appleby non è però artefice, Innes può essere accomunato a Edmund Crispin, un altro scrittore considerato discendente del creatore del dottor Fell." Pur non essendo dei capolavori del genere, i suoi romanzi mantengono un livello letterario più che dignitoso, sia come originalità degli enigmi che come sviluppo complessivo delle trame. Fra le sue opere più riuscite Hamlet, Revenge! (1937), Lament for a Maker (1938), The Daffodil Affair (1942), Appleby's end (1945). Poche le traduzioni in italiano:
Nel 1978 il regista Norman Tokar ha tratto da un romanzo di Innes il film Christmas at Candleshoe (Una ragazza, un maggiordomo e una lady), con David Niven e Jodie Foster: una superficiale commediola disneyana. |