Edmund Crispin 
           
            II vero nome dello scrittore inglese Edmund Crispin (1921 - 1978) è Robert Bruce Montgomery, e oltre che come autore di romanzi polizieschi egli si è creato una certa fama come  compositore di musica religiosa e di colonne sonore per film.  Fu anche sceneggiatore, sia per il cinema che per la radio, e critico letterario.  
             
            I suoi lavori sono un po' la quintessenza del romanzo giallo all'inglese, in quel periodo all'apice del successo e ormai vicino all'inevitabile decadenza:  otto romanzi e una raccolta di novelle. 
            L'opera prima fu Delitto a Oxford (The Case of the Gilded Fly, 1944), e vi fa la sua prima apparizione il professore di lingua e letteratura inglese Gervase Fen, protagonista anche degli altri romanzi e della maggior parte dei racconti.  
             
          "I romanzi di Crispin sono molto saporiti nel tocco ambientale, nelle piacevoli digressioni naturalistiche e divertitamente disimpegnati per quel che riguarda l'impronta gialla, al punto che le elucubrazioni sull'enigma sono spesso assai ridotte. Romanzi di situazioni psicologiche piuttosto che di vere e proprie psicologie individuali." (R. Di Vanni - F. Fossati, Guida al 'giallo', Gammalibri, 1980)  
           
          Rileggere Edmund Crispin 
           
          Siccome in questo periodo molti staranno andando a frugare fra i vecchi gialli, ecco il momento adatto per rileggere Edmund Crispin.  
          Crispin (Robert Bruce Montgomery, 1921-1978) era un raffinato scrittore e poeta (Il negozio fantasma è dedicato al suo amico Philip Larkin), nonché compositore. I suoi gialli affascinanti e inglesissimi si possono definire enigmi alla John Dickson Carr pervasi di uno humour alla Wodehouse. Crispin scrive con aerea leggerezza ed è il più colto dei giallisti inglesi, assieme naturalmente a Dorothy Sayers; i suoi gialli sono pieni di riferimenti letterari e musicali, con gustosi tocchi metanarrativi.  
          Non per nulla il suo investigatore Gervase Fen è professore di letteratura a Oxford. Proprio nella (ex) patria della cultura britannica è ambientato più d'un romanzo.  
          Se il primo, il piacevolissimo Il negozio fantasma, vira un po' sul farsesco, lo splendido La mosca dorata è un capolavoro.  
          Ma come non menzionare anche Il canto del cigno, ambientato nel mondo dell'opera lirica, o Il diavolo nella cattedrale (Holy Disorders), che si svolge nel milieu del clero, o quella deliziosa satira della politica che è Ritornello di morte, o Il manoscritto perduto, in cui rispunta la famosa possibile commedia perduta di Shakespeare, Love's Labour's Won?  
          È ne La mosca dorata che Gervase Fen esprime la memorabile opinione che i gialli sono l'unica forma di narrativa che continua la grande tradizione del romanzo inglese. 
          Giorgio Placereani  
          27 marzo 2020 
           
             
             
           
          
		- Delitto a Oxford   (The Case of the Gilded Fly, 1944), Casini, 1954    o La mosca   dorata, Mondadori, 1993, 2006; Giano, 2013
 
		- Il diavolo nella cattedrale (Holy Disorders, 1945), Mondadori, 2004
 
		- Il negozio fantasma (The Moving Toyshop, 1946), Mondadori, 1991, 2005
 
		- Il canto del cigno (Swan Song, 1947), Mondadori, 2004
 
		- Il manoscritto perduto (Love Lies Bleeding, 1948), Mondadori, 1998, 2004
 
		- Sepolto vivo! (Buried For Pleasure, 1948), Martello, 1951 o Ritornello   di morte, Mondadori, 2005
 
		- Cercasi ragazza occhi azzurri  (Frequent Hearses, 1950), Casini, 1954 o Morte sul set, Mondadori, 2005
 
        - La morte nel villaggio  (The Long Divorce, 1952), Mondadori, 1952, 2000
 
		- Omicidio sotto la luna (The Glimpses of the Moon, 1977), Mondadori, 2005
 
         
		               
        
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