Quanti dei giovani che indossano le magliette con l'immagine del Che, sanno chi è Giap?
E sono decine i siti dedicati al Che, con biografia, poesie, foto, ecc.. Benissimo, ma se invece di aggrapparsi ai miti si studiasse un po' di storia? Ad esempio quella della Guerra di Spagna, cioè quella di migliaia di "anonimi compagni" che hanno scritto una delle pagine più belle, e tragiche, della lotta del movimento operaio?
I miti non sono sempre utili, ma in genere sono belli, e quello del giovane medico argentino che sceglie di combattere per gli oppressi, vince una rivoluzione e alla fine muore tragicamente, è certamente uno dei grandi miti del XX secolo.
Ma...
Ma questo grande eroe (sì, in questo caso si può usare una parola altrimenti odiosa) è divenuto tale agli occhi di milioni di persone malgrado sia stato sconfitto, o meglio, forse proprio perchè è stato sconfitto.
Del vecchio Giap, invece, il primo e unico uomo al mondo che ha sconfitto sul campo la formidabile forza militare dell'imperialismo USA, chi si ricorda?
Eppure, quando il Che disse che bisognava creare "due, tre, molti Vietnam" si riferiva appunto ad una rivoluzione di popolo che aveva saputo creare le condizioni per la vittoria. Ma poi egli non seppe applicare questo basilare insegnamento, si trovò isolato, e finì con un proiettile in testa, su un tavolaccio lurido.