Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea



Come nasce la Carta dei diritti



· Il Consiglio europeo di Colonia (3-4 giugno 1999) decide di avviare un progetto di Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, strumento giuridico che permetterà di identificare con maggiore precisione e che garantirà la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini europei.
· Il Consiglio di Tampere, nell'autunno 1999, decide di istituire un organo incaricato di presentare al Consiglio europeo del dicembre 2000 una Carta dei diritti.
Tale organo, denominato "Convenzione", raggruppa 16 rappresentanti del Parlamento europeo, 30 parlamentari nazionali, 15 rappresentanti dei governi nazionali, un componente della Commissione europea e osservatori delle principali organizzazioni europee. I gruppi di lavoro sono incaricati della redazione della Carta . Tra i temi in agenda spiccano il diritto alla libertà personale, alla vita, alla giustizia e alla tutela della dignità. La Convenzione tiene la sua prima riunione il 17 dicembre 1999.
· Al Consiglio di Biarritz ( 13-14 ottobre 2000) viene approvato il progetto definitivo sul quale dovrà esprimere un parere definitivo il Consiglio europeo di Nizza del 7-8 dicembre 2000.

Contenuti della Carta

Il testo, oltre al preambolo e alle disposizioni finali, è composto da sei aree di diritti:

· Dignità
· Libertà
· Uguaglianza
· Solidarietà
(in questa parte diritti sindacali e del lavoro)
· Cittadinanza
· Giustizia


Nella premessa si richiamano i principi base che hanno guidato l'elaborazione del documento: i valori universali della dignità umana: i principi di democrazia su cui essa si basa: la persona umana al centro delle politiche della Unione europea; il rispetto delle diverse culture e tradizioni; il rispetto delle competenze degli stati membri e dell'Unione.

Il ruolo svolto dal sindacato

La confederazione europea dei sindacati (Ces) si è impegnata fin dall'inizio per una Carta dei diritti che raccogliesse in un unico testo diritti sindacali e del lavoro insieme con quelli civili, politici, di dignità umana della persona. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre chiesto che la Carta fosse inserita nel Trattato dell'Unione per avere pieno valore politico e giuridico.
La Ces si è sempre mossa per migliorare il contenuto della Carta ed ha presentato una propria piattaforma insieme alle Organizzazioni non governative.
I sindacati europei chiedono ora che a Nizza, oltre all'adozione in forma solenne della stessa, venga presa la decisione politica di inserimento nel Trattato, attraverso una fase transitoria che arrivi alla definizione di una vera e propria costituzione europea.

Le iniziative che hanno preceduto la Carta

· A Roma nel 1950 i rappresentanti dei 12 stati membri del Consiglio di Europa firmano la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.
· Nel 1977 c'è una risoluzione del Parlamento europeo e una dichiarazione del Parlamento, del Consiglio e della Commissione europea sul rispetto dei diritti fondamentali.
· Nel 1989 viene approvata la Carta sociale dei diritti fondamentali dei lavoratori .
· Il Trattato di Maastricht (1992) introduce un articolo sul rispetto dei diritti fondamentali, senza tuttavia prevedere il ricorso alla Corte di Giustizia europea in caso di violazione.
· Il Trattato di Amsterdam (1997) introduce, insieme al concetto di ''cittadinanza europea" articoli sul rispetto dei diritti fondamentali (art. 6) prevedendo anche sanzioni in caso di violazione. All'art 13 afferma poi il principio di non discriminazione in base a razza, sesso, religione, ecc..