Il Washington Post informa dell'approvazione negli USA (agosto 2007) di una nuova legge che aumenta i già invasivi poteri del governo statunitense (v. Echelon) sullo spionaggio delle telecomunicazioni. Le varie organizzazioni spionistiche USA (NSA, DIA, CIA, FBI, ecc.), potranno dunque raccogliere ogni tipo di informazione e controllare tutte le comunicazioni senza alcuna autorizzazione da parte della magistratura. Così anche l'ipocrita apparenza del principio dello stato di diritto lascia il campo al solido pragmatismo totalizzante. Insomma, si stanno realizzando - con un'integrazione ad altissimo livello - sia la cupa profezia di Orwell sia l'idea del filosofo inglese Jeremy Bentham, che nel XIX secolo progettò il Panopticon (“che fa vedere tutto”), cioè un carcere che - grazie alla forma radiocentrica dell’edificio e ad opportuni accorgimenti architettonici e tecnologici - potesse essere controllato da un unico guardiano. La struttura carceraria era vista come un insieme di stanze per i detenuti, disposte a cerchio, con due finestre per ognuna: l'una rivolta verso l'esterno, per prendere luce, l'altra verso l'interno, in una colonna nella quale si sarebbe collocato il custode. I carcerati, sapendo di poter esser osservati tutti insieme in un solo momento dal custode, avrebbero assunto comportamenti disciplinati e mantenuto l'ordine in modo quasi automatico. Inutile dire che - al di là delle intenzioni del suo ideatore - il concetto di Panopticon delinea un rapporto tra il singolo individuo e le regole del sistema sociale che non ha più nulla a che vedere con i principi stabiliti sia dalla prima Costituzione democratica del mondo (quella degli Stati Uniti...) sia dalla cultura giuridica moderna. Budino e Baffino (rispettivamente Segretario del PD e Ministro degli Esteri) si guardano bene dall'intervenire su queste quisquilie, impegnati come sono a litigare come comari inacidite e presuntuose.
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