Nel 1929 Arnoldo Mondadori decise di dedicare una specifica collana alle opere di carattere poliziesco: Lorenzo Montano, redattore della casa editrice, contribuì a scegliere il progetto grafico, che prevedeva per le copertine un colore di immediato richiamo e che si distinguesse da altre collane "amene": giallo fu la scelta e "giallo" rimase l'aggettivo - sostantivo che denotava questa collana dedicata al poliziesco, tanto da divenire poi il termine (solo italiano, dunque) con cui venivano definiti in generale - poi da tutti gli editori - i libri polizieschi.
Il primo titolo fu La strana morte del signor Benson, di S.S. Van Dine, mentre il primo autore italiano ad essere pubblicato, nel 1931, fu Alessandro Varaldo con Il sette bello.
Ovviamente col passare degli anni la collana fu più volte riprogettata graficamente, ed il suo elemento maggiormente distintivo fu il cerchio rosso che racchiudeva l'illustrazione, cerchio che sostituì l'esagono dei primi quattro numeri.
Come pure cambiò più volte il logo della casa editrice: ad esempio nei gialli d'anteguerra compariva (in copertina o all'interno) il disegno stilizzato di una piccola palma, tanto che questi libri sono generalmente chiamati "palmine".
Qui l'articolo che nel 1977, in occasione del n. 1500 del Giallo Mondadori, ricostruiva la storia della collana.
Di seguito alcune copertine che documentano l'evoluzione grafica dei Gialli Mondadori (che comunque hanno avuto altri sviluppi nelle varie collane o sottocollane: I capolavori del G.M., Classici del G.M., Biblioteca del G.M., numeri speciali, Supergiallo, Estate Gialla, ecc.).
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