" CAPITOLO V MORTE E RESURREZIONE:
DAL DIVIETO MINISTERIALE
ALLA RIPRESA DOPO LA GUERRA Accenneremo in quest’ultimo capitolo della nostra storia alla ripresa che si verificò nel campo dell’editoria gialla, con intensità peraltro assai prevedibile, una volta che furono concluse le ostilità. Tale momento non si presta in realtà, nel nostro campo di indagine, all’indicazione di uno spartiacque temporale non ambiguo. Legata infatti alle tormentate vicende storiche italiane, la ripresa di cui si parla avvenne dapprima nel Sud dopo l’arrivo delle forze alleate, e solo alcuni mesi più tardi si può parlare di una analoga normalizzazione della situazione anche al Nord, che era stato viceversa il centro della produzione gialla più importante negli anni prima della guerra, e nel quale si era continuato a operare in questo campo anche negli “anni proibiti”, sia pure sempre in condizioni di grande precarietà. Si assiste in altre parole nelle diverse parti d’Italia a un graduale, e non uniforme, trapasso da un “periodo” all’altro. Così, se si volesse un criterio per distinguere un libro giallo “anteguerra” da uno “dopoguerra”, relativamente agli anni 1944-45, più che scegliere una data uguale per tutti, è preferibile eleggere a parametro distintivo l’indicazione del prezzo sulla copertina del volume (anche se in alcuni casi anche questo criterio di riconoscimento viene meno, dal momento che a volte sul prezzo di “prima della guerra” viene sovrastampato il nuovo prezzo). Tanto per passare a qualche esempio concreto, già nell’agosto del 1944 (ricordiamo che Roma fu occupata dagli Alleati nel giugno dello stesso anno) troviamo edito nella capitale un romanzo giallo (peraltro giallo in un senso assai lato, visto che si tratta di un’opera scritta nel 1797, appartenente più che altro al filone avventuroso-misterioso), dal titolo “Il confessionale dei Penitenti neri”, di Anna Radcliffe. Questo romanzo viene pubblicato dall’Editore Donatello De Luigi, e reca l’indicazione del prezzo di L. 150 (invero così elevato, che farebbe pensare anche a un aggiornamento successivo). Già nel mese di marzo del 1944 viene pubblicata nella stessa città una rivista gialla, imitazione de “Il Cerchio Verde”, dedicata alla presentazione di racconti di svariati autori, sia italiani che stranieri. Il suo titolo era I GRANDI RACCONTI DELL’INDAGINE, e veniva edita dallo Studio Editoriale Italiano, con un prezzo che possiamo dire ancora “anteguerra” di L. 8. Trattasi di fascicoli sottili, di formato G, recanti l’indicazione “1a Serie - Dagli Annali della Polizia Internazionale”. La stessa casa editrice era attiva nella capitale alla fine del 1944 con un’altra collana simile, denominata NOVELLE POLIZIESCHE (nell’unico numero in nostro possesso il prezzo è indicato in L. 20), nella quale è inserita, tra le altre, una “grande novella poliziesca-sportiva” del celebre calciatore Fulvio Bernardini, dal titolo “Il campione scomparso”. Sempre a Roma, e nello stesso anno 1944, troviamo poco più tardi addirittura due nuove collane, destinate a durare per breve tempo, che ospitano romanzi gialli: ROMANZI DI AVVENTURE E DI MISTERO (Consorzio Editoriale Romano), e I ROMANZI DEL COPRIFUOCO (Editoriale Romana). Nella prima compaiono alcuni romanzi, gialli e non, di Italo Toscani, tra i quali ricordiamo: Il cavallo dipinto; La sposa del sogno; L’erede insanguinato; La strage degli innocenti; Il fuoco nel petto. Nella seconda, i romanzi: 1 - A. Pitta, La figlia del sole (informazioni da LR). Sempre del 1944 è un “Il mistero della Villa Callahan”, Ed. S.A.E.T. (Società Anonima Editrice Tipografica), Roma, di un certo H.S. Bramhs, in copertina, che all’interno diventa K.S. Branhs. Sopra un’indicazione di prezzo di L. 8 viene apposta la scritta: “lire venti”. Queste pubblicazioni, assieme ad altre simili, testimoniano come si diceva della rapida ripresa dell’attività editoriale al Sud, proprio mentre al Nord invece le vicende belliche si andavano facendo più fosche e cruente. Nonostante la situazione difficile, non bisogna però credere che, in quello che era stato il principale centro della produzione editoriale di gialli, tutto si fosse fermato, in attesa di tempi migliori. È infatti nel gennaio del 1944 che compare, per le Edizioni S.A.D.E.L., Milano, il primo numero della collana CERCHIO NERO, che è un giallo di G.A. Marolla, Le farfalle della morte, cui faranno seguito i seguenti titoli (molti dei quali già apparsi nella serie “L’avventura poliziesca”, vedi il capitolo precedente): 2 - L. Martini, Il pennello azzurro Tra le altre case editrici “minori” di Milano, analoghe a quelle romane dianzi citate, va ricordata anche in modo particolare la COSTELLI, già incontrata nel capitolo precedente a proposito di un romanzo di Lavezzolo (vedi la scheda de “I romanzi dell’ardimento”). Questa pubblicava nel 1946, al prezzo prima di L. 20, e poi di L. 25, il già citato “I cacciatori di teste”, nella sua collana I ROMANZI DELLA FELCE, preceduto nella stessa serie da due altri romanzi del medesimo autore: Contrabbandieri; Il segreto di Barthmore; e seguito da: La fattoria del francese. Altri titoli apparsi in questa collezione1: A. Mauri, La quattordicesima ora (L. 30); A. Pinto, Il tesoro sommerso (L. 35); L. Nicolini, Battaglie sui grattacieli; R. Natoli, Il misterioso professore; A. Mauri, Binot il grande; R. D’Oltremare, Dietro la Maginot; A.A. Mountoil, La banda del Nastro Azzurro (tutti senza numerazione). 1 - L. Nicolini, Nel covo delle SS Ma la breve avventura di questo editore non finisce qui, visto che esiste anche una terza sua collana gialla, I ROMANZI DELLA MASCHERA GIALLA 4, anch’essi senza numerazione, e senza data, ma riconducibili sicuramente a questo stesso periodo. Ne conosciamo tre titoli: J. Taskin, L’uomo dagli occhi rossi (senza numerazione, ma è il N. 1); V. Höd, L’enigma della zeta; I. Senesi, Rosarito K.O.. Nel Centro-Italia abbiamo l’esempio della Casa Editrice Cianferoni, di Firenze, che pubblica nel 1944-1945 una sua collana I ROMANZI GIALLI5, tra i quali conosciamo soltanto: 1 - E. Gemignani, L’ultimo traguardo (25.5.44) Comunque, coerentemente con l’ideale selettivo con il quale abbiamo orientato tutta la nostra analisi, l’indicazione di una data precisa contrassegnante la completa “resurrezione” del genere che ci sta a cuore potrebbe essere offerta dal ritorno sulla scena del giallo della casa editrice Mondadori: è il mese di aprile del 1946, quando riappare il primo numero della collana madre mondadoriana, che si intitola adesso I LIBRI GIALLI - NUOVA SERIE. Questa, pur con una nuova numerazione, auspicio di nuovi migliori tempi, si richiamava esplicitamente nel titolo all’esperienza del passato, e anche gli autori che proponeva erano, per quasi la metà dei primi 100 numeri, già apparsi nella prima serie. La collezione verrà designata poi più semplicemente (per la precisione, a partire dal N. 78) come I GIALLI MONDADORI, denominazione che sarà mantenuta fino al N. 433 compreso. Sucessivamente, il nome della collana diventa quello che troviamo tutt’oggi nelle edicole, o nelle librerie, vale a dire IL GIALLO MONDADORI. Diamo adesso qui di seguito i primi 110 titoli di questa celebre collana, coprendo così il periodo nel quale la pubblicazione, dalla cadenza quattordicinale che aveva all’inizio - tranne i primissimi numeri, che uscirono in maniera irregolare - passerà a quella settimanale ancora attuale (la prima uscita settimanale è il N. 110), tanto da avere ormai superato il numero 2500. I LIBRI GIALLI NUOVA SERIE - I GIALLI MONDADORI Terminiamo questo excursus sulla ormai avvenuta completa “resurrezione” del genere giallo in Italia, accennando anche alle altre principali collane che cominciarono ad affacciarsi sul mercato tra la fine della guerra e i primi anni della “ricostruzione”, tenendo presente che da allora a oggi sono oltre 500 le collane delle quali bisognerebbe seguire le vicende. Per cominciare, non si può non ricordare come numerosi gialli di valore comparvero già prima del 1946 per opera di altre case editrici diverse dalla Mondadori, anche in collane non specializzate, o del tutto al di fuori di collane sistematicamente organizzate e numerate. Diamo a titolo di esempio il caso illustre de IL ROMANZO PER TUTTI, delle Edizioni Il (nuovo) Corriere della Sera, Milano, che sin dal 1945 riprese, con cadenza quindicinale, la tradizione de “Il romanzo mensile”, di cui abbiamo già parlato nel capitolo II. Fascicoli di formato G come in precedenza, copertina patinata illustrata da un disegno a colori, DP bianco. Forniamo qui di seguito per completezza (ma anche per avere un idea di come le uscite gialle, in senso lato, si alternavano a quelle relative a letteratura popolare di altri generi), tutti i titoli delle prime uscite della collana, che proseguirà con veste immutata fino al 1956, quando si trasformerà nella serie I ROMANZI DEL CORRIERE, Edizioni Il Corriere della Sera8. 1945 1 - A. Hocking, Quale dei sei 1946 1 - G. de Maupassant, Pietro e Gianni 1947 1 - R. Henriques, Senz’armi contro il destino 1948 1 - F. Herczeg, Ragazzi in gamba 1949 1 - R. Vickers, Sussurro fatale Altro caso importante di cui tener conto è di nuovo quello dell’Editore Nerbini che, come altri, nel 1945 ripresenta romanzi gialli in una “serie economica” denominata ancora I ROMANZI DEL DISCO GIALLO. L’aspetto della collana è adesso assai più dimesso di prima: si tratta di volumetti di formato M (piccolo), copertina di cartoncino illustrata da un disegno a colori su sfondo giallo, che prosegue fin nella quarta di copertina, DM colorato. La serie, che viene anche detta “Collana del Disco Giallo”, vedrà 14 uscite tra il 1945 e il 1946: 1 - A. Vargas, La vipera nera Dal 1945 al 1947, altri 14 “Gialli Nerbini” escono in una collana denominata DOPPIO DISCO GIALLO. Trattasi di volumi ancora di formato M piccolo, con copertina di cartoncino grigio arricchita da una sovraccoperta illustrata da un disegno a colori con bordi rossi e gialli, DA bianco. 1 - G. Leroux, Il mistero della camera gialla Nell’arco di pochissimi anni Nerbini continuerà a presentare in successione varie altre collane specializzate nel genere giallo. Al 1946 risale la serie I ROMANZI POLIZIESCHI (volumi di formato M piccolo, veste editoriale alquanto dimessa, copertina patinata illustrata da un brutto disegno a colori, DM bianco), nella quale escono almeno 4 titoli: 1 - S. Corbière, Il cadavere nel baule Nel 1948-1949, sempre per i tipi della stessa casa editrice, vede la luce la NUOVA COLLANA GIALLI DI GRANDE SUCCESSO, nella quale compaiono almeno i seguenti 38 titoli. NUOVA COLLANA GIALLI DI GRANDE SUCCESSO Si noti che LR fa terminare la collana con il N. 34 (a segnalare la difficoltà di stabilire con certezza quale sia il numero conclusivo di una collezione cessata). Nello stesso anno 1949 esce anche il ROMANZO GIALLO QUINDICINALE, che diventerà successivamente IL ROMANZO QUINDICINALE DOPPIO, a partire dal N. 9, proseguendo la stessa numerazione di serie. Trattasi di volumetti di formato M, DP bianco, copertina con disegno a colori. 1 - D. Hammett, L’ombra in agguato Infine, sempre nel 1949, e poco prima che l’editore cessasse completamente l’attività nel settore, abbiamo un’altra collana gialla conosciuta come I CAPOLAVORI GIALLI AMERICANI - COLLEZIONE DEL GUFO. Si tratta di volumi di formato M (largo), DM giallo, copertina illustrata da un brutto disegno a colori. Ne sono usciti almeno 4 numeri: 1 - H. Lawrence, Il padiglione sul mare Ricordiamo poi per completezza alcune altre collane di Nerbini non strettamente attinenti il genere che ci è caro. In effetti, oltre a tutto il fervore che abbiamo visto nella proposta di collane gialle, Nerbini trovò il modo di pubblicare anche qualche altro romanzo giallo in una collana non specializzata, denominata I ROMANZI DEL QUADRIFOGLIO (1947), di cui diamo qui di seguito i primi 8 titoli: 1 - E. Wallace, La mano del forzato Nel 1949 fece invece la sua originale apparizione una collana detta I RACCONTI DELL’OCCULTISMO. Trattasi di volumi di formato M piccolo, SD, con copertina di cartoncino illustrata da un disegno a colori nei toni scuri. Ne conosciamo i primi 4 numeri, i quali, nonostante vengano attribuiti ad autori diversi, sono in realtà tutti opera di Vasco Mariotti: 1 - V. Mariotti, Ombre dell’aldilà Due altri editori come Nerbini proseguirono, sostanzialmente immutata come caratteristiche di fondo, l’attività che avevano in corso già prima della guerra, e precisamente le Edizioni Alpe (evidentemente ritornate alla denominazione originale, dopo la breve “parentesi” con le Edizioni Economiche Italiane), e le Edizioni Attualità, quelle del già ricordato Carlo Brighenti, per terminare però anch’essi del tutto le pubblicazioni nei primi anni ’50. EDIZIONI ALPE, MILANO I NUOVI GIALLI, 1945-1946 Come si è già detto, la serie riparte dopo la “ripresa” con il numero 20. Volumi di formato G, copertina di carta patinata ilustrata da un disegno a colori iscritto in un rettangolo con bordo interno bianco, e con un altro bordo esterno rosso, DP bianco. Sono usciti nel dopoguerra almeno 17 nuovi numeri: 20 - L. Todd, Rose nere Nel N. 36 sono annunciate due nuove uscite: J. Ronald, La morte impazzita; U. Focaccia, Il dottore scomparso, che al solito non risultano però mai di fatto verificatesi. I MIGLIORI, 1946 Anche in questo caso, la serie riparte con il numero 14. Volumi di formato M, con copertina illustrata da un disegno a colori, DA. Sono usciti nel dopoguerra almeno 5 nuovi numeri: 14 - C. Dickson, La vedova rossa Notiamo che il N. 17 reca all’interno l’indicazione N. 15, e che nel N. 18 viene annunciato un successivo: M. Waltari, Il mistero Rygsek, apparentemente però mai pubblicato (il che causa ancora adesso un po’ di rammarico, stante il nome dell’autore, famoso in tutto il mondo almeno per il suo “Sinuhe l’egiziano”). EDIZIONI ATTUALITA’, MILANO I ROMANZI DELL’INDAGINE, 1945 Prosecuzione diretta della serie che aveva la stessa denominazione nel periodo anteguerra. Veste editoriale identica, anche se a differenza di quanto successo nel caso di altre collane della stessa casa editrice, la numerazione riprende dal numero uno. Conosciamo soltanto i seguenti titoli: 1 - H. Hilgendorff, Il “caso” Strong (maggio 1945) Il romanzo di Hilgendorff comparve anche come N. 1 bis. IL ROMANZO NERO, 1945-1946 Anche questa collana appare come una prosecuzione diretta della serie uscita con la stessa denominazione nel periodo anteguerra. La veste editoriale è identica, e la numerazione prosegue quella originale. I titoli elencati di seguito sono i soli di cui siamo a conoscenza: 5 - C.V. Rock, Delitto quasi perfetto I CAPOLAVORI POLIZIESCHI, 1947 Anche questa serie appare una prosecuzione diretta di quella avente la stessa denominazione nel periodo anteguerra. Stessa veste editoriale, la numerazione ricomincia da capo. Ne conosciamo soltanto i seguenti titoli: 1 - S. Rohmer, Senza pietà Successivamente, l’Editore Brighenti darà vita con il suo stesso nome a due altre collane interessanti: I GIALLI MODERNI (1947), e IL ROMANZO GIALLO (1949). Occupiamoci adesso di due altre prosecuzioni dall’anteguerra, ma in tono “minore”, avvenute in questi stessi anni. La prima è quella de I GIALLI ASTRA, che adesso compaiono per i tipi delle Edizioni Astra, Milano (1945-1946). Trattasi di volumi di formato G, DP bianco, con copertina di carta patinata illustrata da un disegno a colori racchiuso in un riquadro stondato, bordi rossi, e striscia rossa sul fondo. Sono usciti in questa collezione almeno 12 titoli, che presentano uno dei tanti “misteri” editoriali in cui ci imbattiamo in questa storia. Sembrano esistere infatti due numeri 11 (l’informazione relativa al primo sottoelencato viene da Pirani). 1 - S. La Bruna, Quattro finestre illuminate Si noti che i primi 4 titoli della collana coincidono esattamente con gli analoghi dei Gialli Astra delle Edizioni Tascabile del 1943. La seconda è quella de I GIALLI MODERNI, dell’Editore Pagani, Milano. Volumi di formato P, copertina di carta patinata con disegno a colori in un riquadro bordato, su sfondo giallo, DP bianco, quindicinale, senza data. Diamo qui di seguito gli unici titoli che conosciamo: 1 - M. Granvin, Il circuito dei delitti Come si vede, non si tratta altro che di riedizioni di opere già apparse prima della guerra nella collana “I Gialli Moderni”, della Casa Editrice Impero. Negli anni ’50, l’editore Pagani tentò un nuovo esperimento nel campo delle collane gialle, con la proposta de I GIALLI D’OGGI. Trattasi di volumi di formato M (piccolo), copertina di carta patinata gialla, decorata con sottili righe nere, e un disegno a colori in riquadro bordato di rosso, DM bianca. Gli unici titoli di cui siamo a conoscenza sono i seguenti: 1 - L. Martyn, Calibro 579 Si assiste anche adesso al fenomeno di nuovi editori che appaiono improvvisamente sulla scena per poi scomparire altrettanto repentinamente. Ricordiamo brevemente alcune di queste collane. Le Edizioni Uggé, Milano, presentarono la collana GIALLO SENSAZIONALE, 1945-1947. Volumi di formato G, SD, copertina di carta semplice, con una foto monocromatica nei toni del giallo e del nero. Ne sono usciti almeno 24 titoli: 1 - F. Simon, L’esperimento Patrick Viene annunciato anche un supergiallo omaggio contenente 4 romanzi. Lo stesso editore pubblicherà inoltre una seconda collana, intitolata IL CERCHIO GIALLO, nel 1948. La Casa Editrice S.E.I. (Società Editoriale Italiana), Milano, curò la pubblicazione della collana ROMANZI GIALLI STRANIERI, 1946-1949. Volumi di formato Q, DP bianco, copertina di carta semplice con strisce gialle e bianche e disegno a colori. Ne sono stati pubblicati almeno 10 titoli: 1 - F. Hume, Troppi indiziati Nel 1949 lo stesso editore uscì con un’altra collana che pubblicò alcuni romanzi gialli, denominata IL ROMANZO MENSILE, esattamente come la più famosa serie del Corriere della Sera. La Casa Editrice Tosco-Veneta, Firenze, pubblicò la SERIE GIALLA, 1948. Trattasi di volumi di formato Q, copertina di carta semplice gialla illustrata da un disegno a colori, DP bianco, che compresero almeno 4 titoli: 1 - E. Gemignani, L’impenetrabile Yama-Koto Le Edizioni Pantera, Firenze, cercarono di “offrire ai giovani lettori delle pubblicazioni che tendono alla conoscenza del bello, del misterioso e dello straordinario”. Trattasi di volumi di formato G, SD, senza data, con copertina illustrata da un disegno a colori in un riquadro, su sfondo giallo. Ne conosciamo i primi 5 numeri, tutti imperniati sul medesimo personaggio, Adamo Rey, Poliziotto, creato dalla fantasia di Enzo Gemignani: Il castello dei fantasmi Sul finire degli anni ’40 cominciano ad affacciarsi sul mercato le grandi case editrici, quali: - l’Editore Garzanti, Milano, che iniziò a pubblicare nel campo del giallo inserendo alcuni romanzi importanti nella collana di letteratura varia AMENA (che riprendeva un’antichissima tradizione delle Edizioni Fratelli Treves, Milano, che aveva visto una prima serie, “Biblioteca Amena”, pubblicata addirittura tra il 1875 e il 1915, e una seconda, “Nuova Biblioteca Amena”, tra il 1932 e il 1933), passando quindi alla sua celebre SERIE GIALLA, conosciuta per il celebre simbolo delle “Tre Scimmiette”, nel 1953. Diamo qui di seguito alcuni titoli gialli presentati nella collana Amena. E. Queen: La lampada di Dio; La casa delle tenebre; L’assassino è tra noi; Il mistero di Capo Spagna; L’amante nell’ombra; Il cane con due teste; Dieci giorni di dubbio; B. Kendrick, Rintocco di morte; J. Dolph, Cabina telefonica N. 5; A. Ullman & L. Fletcher, Il terrore corre sul filo; G.K. Chesterton, Lo scandalo di Padre Brown; E.S. Gardner, Lo sceriffo perde il cane; J. Stagge, Antico canto di morte; R. Chandler, Sangue spagnolo; Gas di Nevada; L. Edgley, Non temer più; W.T. Ballard, La morte al giuoco; A.W. Upfield, I passi del diavolo; W. Irish, La donna fantasma; - l’Editore Rizzoli, Milano, che a partire dal 1949 cominciò a pubblicare per esempio, in una serie non numerata e senza altre particolari indicazioni, le opere di Arthur Conan Doyle; - l’Editore Casini, Roma, con la sua famosa collana I GIALLI DEL SECOLO, che prende il via nel 1952, e di cui usciranno ben 329 numeri, fino al 1958 (la collana aveva il famoso simbolo di un gufo nero stilizzato, raffigurato appollaiato su un ramo - questo era stato preceduto nei primi numeri da sette civette rappresentate nella stessa posa); - l’Editore Longanesi, Milano, dapprima con I GIALLI PROIBITI del 1952, quindi I LIBRI CHE SCOTTANO, SUSPENSE!, etc.. Si deve assai probabilmente a tale massiccio intervento sul mercato del giallo delle grandi imprese editoriali la fine delle pubblicazioni delle “piccole” case editrici precedentemente esaminate, ma anche di altre nuove interessanti collane “minori” (almeno rispetto alle “grandi”), che avevano iniziato la loro vita tra il 1947 e il 1950, e meritano comunque un loro posto di rilievo nell’analisi della produzione degli anni ’50. Ricordiamo tra queste: - COLLANA GIALLA (1949-1953) (successivamente I ROMANZI DEL TRIANGOLO GIALLO), Ed. Giachini, Milano; - I GIALLI DEL VELIERO (1949-1950), Ed. Martello, Milano; - I GRANDI GIALLI (1949-1952), Ed. Pagotto, Milano (lo stesso editore pubblicò anche, nel 1950, I GRANDI AZZURRI, dedicati in prevalenza ai personaggi di Arsenio Lupin e di Fantomas, ma che contengono anche un ricercato romanzo di fantascienza: N. 10, T.J. Brownwood, Il terrificante cataclisma dell’anno 4452 dopo Cristo); - I ROMANZI GIALLI (1949-1952), Ed. E.L.I., Milano. Cominciano anche ad apparire quelle collane veramente del tutto “minori”, al solito o per numero delle uscite o per “qualità”, che complicano molto la storia del giallo in Italia anche solo nel periodo del primo dopoguerra. Citiamo, tanto per fare qualche esempio: - ROMANZI GIALLI (1948), Edizioni Illustrate Americane, Roma; - DETECTIVES (CRIMINAL STORIES) (1949), Edizioni Avventure, Genova; e così via, ma questa diventerebbe ormai davvero un’altra storia... 2 Anch’essi di formato G, DP, erano contrassegnati dal logo di una sfinge che legge un libro. In alto, in un angolo, una presumibile illustrazione del protagonista delle storie. 3 Strano in effetti, dato il carattere seriale della collana, che si trattasse di autori diversi con un unico personaggio, in tempi in cui non si usava ancora il lavoro di scrittura “meccanico” al computer... 4 Questi pezzi, invece, pur dello stesso formato degli altri uscenti nelle altre due collane parallele, recavano come logo una maschera gialla cerchiata di rosso su sfondo nero. La copertina era illustrata da un disegno a colori centrale in una cornice rossa. 5 Si tratta di volumi di formato M, DM, dall’apparenza diversa l’uno dall’altro. Per esempio, il primo ha una copertina tutta gialla, con il titolo trasversale in verde, e il nome dell’autore in rosso (e la scritta “Arti Grafiche Cianferoni Firenze” in verde). Nel terzo, compaiono a far da cornice nella stessa copertina gialla due cortine di teatro stilizzate, in azzurro. Il titolo è in rosso, l’autore è in bianco, e ci si riferisce all’editore più sinteticamente come “Cianferoni Editore” (adesso in bianco, su fascetta orizzontale nera). 6 Si tratta apparentemente della prima edizione italiana del famoso romanzo del 1884, uno dei “classici” della letteratura poliziesca, che apparve a puntate come un reale servizio di “cronaca nera”, svelando soltanto alla fine ai lettori che era invece il frutto di una finzione letteraria. Ai giorni nostri, esso è stato fortunatamente riproposto da Sellerio Ed., Palermo, 1989 (con “Sintra” al posto di “Cintra”). 7 Detto “Le tre parrucche” nelle successive ristampe. 8 A questa collana, che continuerà ad essere attiva fino al 1961, resterà sempre il merito storico di avere presentato in Italia le prime avventure dell’Agente 007, James Bond, di Ian Fleming (L’impronta del drago, N. 42, giugno 1968; La benda nera, N. 46, ottobre 1958), inizialmente rifiutate dalla Mondadori, preceduta soltanto da un’edizione di “Vivi e lascia morire” nella “Serie Gialla” Garzanti, quella delle famose “tre scimmiette” (N. 79, 1956). 9 Nonostante la diversa grafia, questo autore sembrerebbe direttamente riconnettersi a quello del N. 37 della serie precedente. Pirani, con tacitiana concisione, dice di questo “Garzia” semplicemente: “Italiano”, non collegandolo all’altro “Garcia” (di cui si chiede soltanto: “Spagnolo? Italiano?”, citandolo per la prima volta nella Appendice integrativa al I volume del suo “Dizionario Bibliografico del Giallo”), e al predetto romanzo, che è di ambiente squisitamente spagnolo. Insomma, uno tra i tanti “misteri” di questa storia delle “pubblicazioni del mistero”... 10 Si noti che abbiamo già incontrato questo titolo nel Capitolo III, salvo che adesso il nome dell’autore è cambiato, in ossequio alla pretesa esigenza del pubblico (prospettata anche nel periodo anteguerra, quando la pubblicazione di autori italiani era comunque favorita, in conformità agli ideali nazionalisti del tempo) che preferirebbe gialli di autore straniero. 11 Sia in questo caso, che in quello del successivo N. 19, si tratta di pseudonimi di Romualdo Natoli (informazione da Pirani). 12 Si tratta di un’edizione del famoso romanzo più noto come “Il pozzo dei sacrifici”, che abbiamo già visto pubblicato come N. 97 de “I Libri Gialli Nuova Serie” di Mondadori. 13 In alcuni elenchi dell’editore, l’autore viene detto L.B. Gribble. 14 In alcuni elenchi dell’editore, l’autore viene detto Y. White. 15 Si tratta sempre di S. Marvel, alias S. La Bruna (vedi Nota N. 50). 16 Si tratta di un racconto che fu pubblicato anche a Roma, nel 1946, in una collana denominata “Supergiallo”. Questa, in veste simile al “Cerchio Verde”, proponeva racconti o romanzi a puntate alternati a servizi di cronaca nera etc.. Ne uscirono almeno 39 numeri, tra il 1946 e il 1947, nei quali apparvero per la prima volta in Italia, a puntate, i famosi romanzi: J. Latimer, La bionda della Morgue (poi noto come “La dama della Morgue”); W. Irish (uno pseudonimo di C. Woolrich), La donna fantasma; C. Woolrich, La sposa vestita di nero (poi noto come “La sposa era in nero”). Poiché siamo in argomento, si può aggiungere che un’altra rara collana, analoga alla precedente per concezione e veste editoriale, fu edita a Milano nel 1949, da una International Gennari Company, Sezione Editoriale. Si chiamava “Giallo Signal”, e ne conosciamo soltanto 5 numeri. 17 Si tratta dello stesso autore del N. 167 dei “Gialli Economici Mondadori”. |