CAPITOLO III I PRINCIPALI EMULI DI MONDADORI Il successo della produzione mondadoriana, indubbiamente di gran lunga superiore a quello di tutte le altre, sia per la qualità dei testi che per l’accuratezza del prodotto editoriale, ebbe come naturale conseguenza la decisione di molti altri editori di entrare in concorrenza, e occuparsi del genere giallo. Da qui, la comparsa di nuove numerose collane, che con alterne fortune accompagnarono quella dei “Libri Gialli” di Mondadori. Però, mentre questi ebbero una larga tiratura (superiore anche alle ventimila copie), e furono spesso conservati dai lettori per la loro elegante veste da biblioteca - tanto che si può ricercarli ancora oggi con qualche fondata speranza di successo - la maggior parte delle altre collane conobbe invece una sorte più caduca e incerta. Di conseguenza, è oggi davvero difficoltoso reperire sul mercato dell’usato i titoli di certe serie non mondadoriane, comprese le più “importanti”. Per quel che ci riguarda, non è pertanto facile stilare una storia esatta e completa di tutte queste collane, visto anche che, come già detto nell’introduzione, la diffusa considerazione di tale genere di letteratura come un sotto-genere, in un senso abbastanza dispregiativo del termine, non ne ha certo favorito la conservazione, né presso i privati, né tantomeno presso le biblioteche pubbliche, dirette di solito da funzionari di provenienza e gusto “classici”. EDIZIONI NERBINI, FIRENZE I più importanti rivali di Mondadori nel campo del giallo furono di certo gli Editori Nerbini di Firenze e Sonzogno di Milano, con una punta di affetto in più nel cuore di un collezionista per il primo dei due. Questi aveva iniziato a occuparsi del genere sin dagli inizi del secolo, pubblicando per esempio storie di cronaca criminale e giudiziaria, dispense illustrate1, etc.. Di particolare interesse la serie di 32 fascicoli dedicati nel 1908 ai “Racconti straordinari” di Edgar Allan Poe (vedi FD, p. 88), affiancati da altri comprendenti le avventure di Sherlock Holmes (vedi ancora FD , p. 99), e i vari romanzi della serie “Gigolò (L’amante del cuore)”, altro parto dell’inesauribile fantasia di Pierre Souvestre e Marcel Allain, pubblicati nel 1914. Nonostante un inizio così promettente, Nerbini si dedicò particolarmente tardi all’edizione di collane di libri gialli simili a quelle di Mondadori, ma, una volta preso il via, continuò a occuparsene con gusto e capacità, proseguendo l’attività anche dopo l’ottobre del 1941, e riprendendola, purtroppo ormai solo per pochi anni, nel primo dopoguerra, in un momento in cui un piccolo editore cominciava a non poter più reggere il confronto con le grandi case editrici, scese in campo attratte dal successo di pubblico ottenuto dalla letteratura gialla. I ROMANZI DEL DISCO GIALLO, 53 numeri, 1940-1943 Come si vede, esistono due distinti volumi contraddistinti dal numero di serie XVIII, che per di più risultano entrambi stampati nello stesso mese, vale a dire il dicembre del 1942. Nelle liste pubblicate dall’editore in calce ai volumi della collana, l’onore di essere indicato come diciottesimo volume spetta al romanzo scritto da Mariotti, con l’eccezione per l’appunto della lista inserita nel romanzo di Gemignani, che invece reca l’indicazione de “Il ragno nero” come diciottesima uscita della collezione. Parallelamente a “I Romanzi del Disco Giallo”, Nerbini pubblicava un’analoga serie dedicata alla letteratura popolare, intitolata “I Romanzi del Disco Azzurro” (con identica veste editoriale, tranne che per il colore del disco nella copertina), comprendente tra gli altri romanzi di diversi autori italiani, che avevano acquistato particolare fama nel campo del giallo, quali per esempio Mariotti, Lorenzini e Gemignani. L’unico romanzo di questa serie dal contenuto abbastanza giallo è: 10 - U. Tegani, Lidia l’avventuriera. Dal punto di vista della storia che ci interessa, è senz’altro più importante l’altra serie di Nerbini dedicata alla letteratura popolare, denominata DUE ROMANZI OTTO LIRE. In essa furono editi, oltre a romanzi “rosa”, storici, o di avventure, anche alcuni gialli e romanzi di autori italiani “poligrafi”, ma noti soprattutto nel campo del giallo. Diamo qui di seguito, per curiosità più che altro, i titoli dei 14 numeri a noi conosciuti di questa collezione, usciti tra il 1942 e il 1943. Trattasi di volumi di formato G, DA bianco, copertina di carta patinata illustrata con due disegni a colori su sfondo grigio: 1 - U. Tegani, La granduchessa Un esperimento nel settore delle collane di libri gialli era stato già tentato da Nerbini nel 1934, con i ROMANZI AMERICANI SUPERGIALLI. Questa collana comprendeva le “Avventure narrate dal Detective Jhon [sic] Bunns”: volumi di formato G, con copertina illustrata da un disegno a colori su sfondo in prevalenza verde, non numerati, nell’aspetto e nel contenuto simili a quelle “dispense” popolari delle quali lo stesso editore si era in precedenza occupato. Di questa serie conosciamo i seguenti titoli (probabilmente tutti): I rapitori di fanciulle Resta da aggiungere a quanto già scritto che fin dal 1930 Nerbini aveva iniziato a passare dalla pubblicazione di dispense a quella di veri e propri libri, presentando “Le nuove imprese di Sherlock Holmes” in una sua “Collana di Romanzi Popolari” (con l’indicazione in copertina di “Avventure poliziesche di Conan Loyle [sic]”). EDIZIONI SONZOGNO, MILANO Di questo editore ci siamo occupati nel precedente capitolo concernente i “precursori”, descrivendo tra l’altro le sue famose collane “I Racconti Misteriosi” e “I Romanzi Polizieschi”. Ora andiamo a occuparci delle altre collezioni che questo editore pubblicò negli anni ’30 e ’40, a cominciare dalla più importante e duratura. SERIE GIALLA (ROMANTICA ECONOMICA), 104 numeri, 1937-1941 È stato seguito l’uso delle maiuscole e minuscole impiegato dallo stesso editore nelle liste di presentazione della collana. Si osservi che il volume N. 14 di questa serie non coincide con quello apparso con lo stesso titolo e autore nel N. 157 della collana dei “Gialli Economici Mondadori”, e ciò costituisce un raro esempio di fenomeno contrario a quello lamentato in precedenza, a proposito di ristampe spacciate come inediti dall’editore! I ROMANZI GIALLI E DELL’ENIGMA, 18 numeri, 1933-1943 Volumi di formato Q, DA bianco, copertina illustrata da un disegno a colori, intestazione della collana riportata in alto in rosso sopra una striscia gialla. Una prima serie, composta da 10 numeri uscì nel 1933: 1 - A. Boissière, Fu commesso un delitto Una seconda serie, composta di 8 numeri, veste editoriale quasi identica, uscì negli anni 1941-1943. Negli ultimi due numeri di questa serie la collana è indicata semplicemente come I ROMANZI DELL’ENIGMA. 1 - G. Somalvico, Un chiodo nel cervello Anche se non si trattava di una collana dedicata esclusivamente al romanzo giallo, va però ricordata nel nostro contesto la serie IL ROMANZIERE ILLUSTRATO, che a partire dal 1933 alternò mensilmente in veste economica vari generi di letteratura, un po’ a imitazione de ”Il Romanzo Mensile” (vedi capitolo II), al quale assomigliava anche dal punto di vista grafico: volumi di formato G, DP bianco, copertina illustrata da un disegno a colori. Diamo qui di seguito a titolo di esempio le prime 33 uscite della serie: 1 - W.J. Locke, Stella Maris L’editore Sonzogno presentò anche, primo in Italia (vedi quanto detto al proposito nel capitolo II), le avventure di Arsenio Lupin, in una collana a parte conosciuta come OPERE DI MAURIZIO LEBLANC (Straordinarie avventure di Arsenio Lupin e altre appassionanti vicende), i cui volumi furono più volte ristampati (ne esiste pure una ristampa anastatica eseguita nel dopoguerra). Trattasi di volumi di formato M, copertina di carta patinata illustrata da un disegno a colori, DA bianco. Le uscite della serie sono a volte senza data, rendendo così difficile distinguere gli originali dalla ristampe. Qui di seguito diamo i 25 titoli della collezione che ci sono noti, e che furono pubblicati tra il 1930 e il 1934: 1 - Arsenio Lupin ladro-gentiluomo Anche se si tratta di opere che hanno poco a che vedere con il giallo in senso stretto, ricordiamo che lo stesso editore pubblicò, assieme a quelle di Arsenio Lupin, anche le avventure di Rocambole, scritte da Pierre Alexis Ponson du Terrail. Altri romanzi gialli, o quasi, editi da Sonzogno, apparvero sporadicamente in una collana denominata “Il Romanzo d’Avventure” (che uscì regolarmente dal 1924 al 1941), e nella imponente collezione economica di narrativa generale detta “Romantica Economica Sonzogno” (la quale, dopo una prima serie uscita addirittura tra il 1880 e il 19004, aveva ripreso le pubblicazioni nel 1925, per interromperle poi definitivamente nel 1937). Tra quelli usciti in quest’ultima collezione ricordiamo: 19 - O. Wilde, Il delitto di Lord A. Savile Anche nella di poco posteriore “Romantica Mondiale Sonzogno” (1932-1942)5 comparvero dei romanzi gialli, alcuni dei quali elenchiamo qui di seguito: 125 - C. & A. Williamson, Il topo e il leone * * * * * Detto così degli editori che più di altri meritano di essere ricordati in una storia del giallo del periodo anteguerra, passiamo adesso a occuparci, in ordine alfabetico, della produzione di altre case editrici che è opportuno distinguere dalla restante gran massa, in quanto più simili a quelle già citate, almeno per qualche loro caratteristica particolare. SOCIETÀ ALFA ELIT, MILANO Questa casa editrice pubblicò, nella prima metà degli anni ’30, varie collane gialle, o con la presenza di diversi gialli, che si possono considerare tutte di un certo valore, soprattutto in relazione agli autori presentati, in quanto la veste editoriale è rimasta peraltro quasi sempre di qualità ben inferiore ad esempio di quella dei “Libri Gialli” di Mondadori. LA RIVISTA GIALLA, 20 (?) numeri, 1932-1933 Volumi inizialmente di formato G, poco più piccolo dei “Gialli Economici”, DP, copertina di cartoncino illustrata da una foto in bianco e nero, iscritta in un rettangolo posto per obliquo, con i 4 spazi rimanenti colorati in blu e giallo. Cadenza mensile, con numerazione che ricomincia al termine del primo anno di pubblicazione, contemporaneamente a una riduzione del formato, da G a M. Reca anche l’indicazione: “Cronache criminali e poliziesche”. Ne conosciamo i seguenti titoli, probabilmente tutti, con l’eventuale eccezione di uno del 1932: 1932 1 - A. Bennett, L’enigma dei Marsh 1933 1 - E. Wallace, La Compagnia della Rana Sempre nel 1933 escono un supplemento al N. 5: E. Wallace, Il cavallo grigio; e uno al N. 7: E. Wallace, La strana avventura (i supplementi hanno formato leggermente più piccolo delle uscite ordinarie della rivista). Notiamo esplicitamente che il N. 8 è il romanzo ispirato alla serie dei delitti di Jack lo Squartatore, che ispirò il famoso film di Alfred Hitchcock “The Lodger” (vedi anche il successivo capitolo VI per un’altra edizione della stessa opera, per i tipi delle Edizioni Aurora, Milano). UN CAPOLAVORO DELLA LETTERATURA GIALLA, 3 (?) numeri, 1933 Volumi di formato G, copertina di carta patinata illustrata da una foto in bianco e nero, inserita in un riquadro romboidale su sfondo giallo. Conosciamo soltanto i seguenti numeri: 1 - S. Rohmer, L’uomo dai mille volti La stessa casa editrice presentava, in quell’anno 1933, due altre collane non esclusivamente gialle, denominate I ROMANZI DEL GIRASOLE e I ROMANZI DELL’IRIDE. 5 - T. Bernard, Il taxi fantasma (maggio 1933) Nella seconda, si alternavano vari tipi di letteratura popolare, che venivano contraddistinti da un diverso colore in copertina per i diversi “generi”: verde, per quello storico-cavalleresco; azzurro, per i romanzi psicologici o d’amore; viola, per i romanzi di costume; rosso, per le “riesumazioni di celebri romanzi oggi introvabili”; arancione, per i testi umoristici; e infine, naturalmente, giallo per il campo di nostro interesse. In questa serie (che presentava volumi di formato M, DA, copertina di cartoncino non illustrata, ma decorata con varie fasce colorate orizzontali) sono usciti: M. Guillemin, La rotaia insanguinata; W. Le Queux, Avventura di Dudley Chisholm; W: Collins, L’enigma delle due sorelle; F. Hume, Il delitto della carrozza chiusa; E.P. Oppenheim, L’annegato del fiume azzurro, oltre a romanzi di E. Gaboriau (L’avvelenatore), e J.D. Carr (informazioni da FD e Pirani). Negli anni 1934-1935, questa casa editrice cura la pubblicazione di un’altra collana gialla, denominata I GRANDI ROMANZI GIALLI, della quale conosciamo però un solo titolo (informazione da Pirani): 5 - E. Wallace, Il cifrario smarrito. Infine, sempre alle Edizioni Alfa “Elit di prestigio”, e nello stesso periodo, si deve la pubblicazione di numerosi gialli notevoli, che non costituivano una vera e propria collana soltanto perché i volumi non recavano nessuna indicazione collettiva, né un numero progressivo di serie, né infine avevano un’uscita regolare. Essi sono ricordati a volte lo stesso, nel linguaggio dei collezionisti, come “I Gialli Elit” (volumi di formato M, copertina patinata gialla illustrata da una foto a colori, il simbolo di un piccolo cerchio rosso a decorare il nome dell’autore e l’indicazione del prezzo). Tra di essi comparvero: A.K. Green, Il segreto di Mr. Blake; E. Wallace, Il re della metropoli; A. Bennett, La boccetta di vetro; S. Rohmer, L’anello di Séverac Bablon; G.K. Chesterton, Il nero che salva. EDIZIONI ALPE, MILANO Anche queste edizioni, come del resto quelle di Nerbini, iniziarono a occuparsi relativamente tardi di collane gialle e, proprio come Nerbini, ripresero per qualche anno ancora le pubblicazioni a guerra finita, dopo una breve interruzione, per poi però scomparire definitivamente. Nel volgere di un breve arco di tempo pubblicarono troppe collane e anche troppe ristampe. È difficile scrivere una storia precisa di questi che possiamo dire genericamente “Gialli Alpe”, perché presentarono più di altri seri problemi di inesatta numerazione, e di non corrispondenza tra le liste pubblicate dall’editore e i volumi effettivamente usciti, a causa di svariate inaccuratezze editoriali (a volte si verifica anche il caso che la numerazione indicata in copertina non corrisponda con quella riportata all’interno). Va aggiunto a quanto detto che perfino il nome della casa editrice non si mantiene sempre costante, visto che esiste anche una collana che inizia le proprie pubblicazioni con la dicitura di “Edizioni Alpe”, per poi continuare come “Edizioni Economiche Italiane”, Milano. I NUOVI GIALLI, 19 numeri, 1940-1941 Volumi di formato G, copertina di carta patinata gialla illustrata da un disegno a colori, iscritto in un rettangolo dal bordo bianco e rosso, DP bianco. Il primo numero è uscito nell’ottobre del 1940, l’ultimo nel 1941. La collana proseguì poi con immutata veste editoriale, che continuava la numerazione originale, nel dopoguerra (vedi il capitolo V). 1 - C. Daly King, Rapsodia al castello Come supplemento a “I Nuovi Gialli” uscì nel 1941 un volume conosciuto come “Il Grande Giallo” (Una raccolta di capolavori), comprendente: R. Natoli, L’incubo sulla metropoli; A.K. Green, Hanno rubato il Gran Mogol; H. Landon, Lo scrigno del faraone; O. Wickad, Vigilia tragica. I MIGLIORI, 14 numeri, 1942-1943 Le uscite di questa collana, al pari di quelle de “I Nuovi Gialli”, continuarono nel primo dopoguerra, con immutata veste editoriale e numerazione a seguire (sembra che compaiano però, come vedremo più avanti, due esemplari contrassegnati dallo stesso numero 14). Trattasi di volumi di formato M, copertina di cartoncino senza illustrazione, con sovraccoperta illustrata da un disegno stilizzato inserito in un piccolo cerchio. Lo sfondo della sovraccoperta è di colore vario, e si estende fino al dorso alto del libro. Il numero 10 di questa collana, uscito nel marzo del 1943, compare in realtà senza numero, il che forse spiega perché il quindicesimo numero della serie nel dopoguerra viene indicato con il N. 14, e perché in alcune liste i romanzi che lo seguono sono riportati con un numero d’ordine in meno. 1 - J. Benton, Lotta a morte I ROMANZI DELL’ASSO DI PICCHE, 14 numeri, 1942-1943 È questa la collana di cui parlavamo prima, con riferimento al cambiamento del nome dell’editore. Trattasi di volumi di formato G, con copertina patinata di vari colori illustrata da un disegno pure a colori, DM bianco. In questa serie sono usciti almeno i seguenti titoli: 1 - R. Natoli, L’inafferrabile Holiday Nelle stesse edizioni Alpe comparve poi, a imitazione dell’analoga serie di Nerbini, anche una collana denominata IL DOPPIO ROMANZO (1941-1942). Volumi di formato G, DA bianco, copertina di carta patinata illustrata da due disegni a colori. Di essa conosciamo solo i primi tre numeri: 1 - F.V.W. Mason, Lo spettro verde Un’altra collana dello stesso editore, apparsa qualche anno più tardi (tra il 1943 e il 1945), presentava dei gialli assieme a romanzi di altro genere. Si tratta de I ROMANZI DELL’AVVENTURA, curati da R. Natoli. Trattasi di volumi di formato G, DP bianco, copertina illustrata da un disegno a colori iscritto in un rombo su sfondo rosso, con la scritta AVVENTURA. Di questa collana, che prometteva “Emozioni, Avventure, Misteri, sotto tutti i cieli a tutte le latitudini”, conosciamo i seguenti titoli (che forniamo senza distinzione di generi, ma con qualche dubbio per quanto concerne la loro effettiva numerazione): 1 - L. Todd, La formula misteriosa (in questo numero sono annunciati: E. Guellomo, La carovaniera verde; A. Lavezzolo, I randagi del mare). EDIZIONI ARGO, MILANO Queste edizioni sono rimaste famose per un’unica serie molto ricercata, perché ha presentato opere di autori famosi come Edgar Wallace e Agatha Christie. IL ROMANZO POLIZIESCO, 21 numeri, 1933 Volumi di formato M, copertina gialla illustrata da una foto monocromatica nei toni dell’azzurro iscritta in un cerchio, DM bianco. 1 - E. Wallace, La melodia della morte EDIZIONI ARIETE, MILANO Pubblicarono un’altra delle collane rimaste indelebilmente nella memoria dei collezionisti per aver presentato molti autori di indubbio rilievo. COLLEZIONE POLIZIESCA, 9 numeri, 1938 Prima mensile, in seguito quindicinale, la veste editoriale era simile a quella dei “Libri Gialli” di Mondadori, ma la copertina era illustrata da una foto su sfondo nero; DA decorato con diversi colori. 1 - A. De Angelis, Il mistero della “Vergine” EDIZIONI ATLANTE, MILANO I LIBRI DEL TRIANGOLO ROSSO, 9 numeri, 1931-1933 Nel 1931 cominciarono a uscire i pochi numeri di questa collana, tutti firmati da grandi autori. Veste editoriale simile a quella dei “Libri Gialli” di Mondadori, evidentemente una sorta di riferimento canonico per l’epoca, copertina cartonata grigia con sovraccoperta illustrata da un disegno a colori, DA giallo. Diamo di seguito tutti i titoli usciti: 1 - E. Wallace, La miniera di diamanti Si noti che la traduzione del numero 3 è di Alberto Tedeschi, e che il medesimo romanzo è apparso, con lo stesso titolo, a puntate, nei “Gialli Mondadori” dopoguerra (dal N. 300 al N. 307). Il numero 4 comparve poi anche nei “Gialli Economici Mondadori”, come N. 26. La stessa casa editrice pubblicò almeno una raccolta di romanzi gialli (detti “Romanzi del Brivido”), con il titolo di TRIANGOLISSIMO, nel 1932, che conteneva: J. Buchan, La pietra nera; J.S. Fletcher, L’atroce vendetta; A. Conan Doyle, Il dramma del Korosko; E.P. Oppenheim, Il feretro sospetto; S. Rohmer, Pericolo giallo. EDIZIONI ATTUALITÀ, MILANO Le fortune di questa casa editrice sono legate a una singola persona che occupa un posto molto importante nella storia del giallo in Italia: Carlo Brighenti. Questi comparve anche direttamente nel dopoguerra con il proprio nome in qualità di editore, e in più fu pure autore di diversi gialli, da lui stesso pubblicati. Come già detto per i “Gialli Alpe”, anche la storia dei “Gialli Brighenti” è difficile da ricostruire esattamente, sia per l’eccessivo numero di collane, che per le frequenti e disordinate ristampe (per non dire di “strane” numerazioni, che a volte ricominciavano all’improvviso, così come all’improvviso si interrompevano). L’Ultragiallo (1938) Secondo Ultragiallo (1938) Ultragiallo 1939 (delle rivelazioni!) Il Nuovo Ultragiallo (1939) Il Nuovo Ultragiallo 1940 Ultragiallo 1941 Passiamo adesso alle altre collane di questo editore, cercando di esaminarle in ordine cronologico. I GIALLI DEL GUFO NERO, 12 numeri, 1937-1938 Volumi di formato M, DA bianco, copertina illustrata da una fotografia inserita in un quadrato; recavano all’interno la dicitura “Collezione di capolavori creata e diretta da Carlo Brighenti”. Le uscite sono suddivise in 3 serie. I serie: 1 - H. Gluck, Il mistero di Villa Hulm II serie: 1 - A. Conan Doyle, Due uomini da uccidere III serie: I - J.V. Jensen, Il mostro Questi ultimi tre romanzi vengono indicati rispettivamente come: “Capolavoro danese”, “Capolavoro americano”, “Capolavoro canadese”. I CAPOLAVORI POLIZIESCHI, 65 numeri, 1938-1941 I ROMANZI DELL’INDAGINE, 22 numeri, 1941-1943 Volumi di formato G, sostanzialmente identici ai precedenti (talvolta intestati anche “Il Romanzo dell’Indagine”), tanto che questa collana può essere considerata come una vera e propria prosecuzione di quella de “I Capolavori Polizieschi”. La cadenza è con buona approssimazione mensile. Ce ne risultano usciti, in quella che possiamo dire una “prima serie”, 22 numeri (c’è anche qui un caso di “doppia numerazione”, relativamente al N. 6!), che presentano i medesimi problemi di classificazione della precedente collana. 1 - E. Wallace, I cento misteri Dalla metà del 1943 fu pubblicata verosimilmente una serie di ristampe con una nuova numerazione e, talvolta, l’indicazione esplicita “bis”. Per esempio, il vecchio N. 3, di L.W. Wilton, compare anche come N. 8 bis, mentre un altro romanzo dello stesso Wilton, “I ragni bianchi” (già pubblicato come N. 10 della Nuova Serie dei “Capolavori Polizieschi”), reca il numero 10 bis. Invece, un romanzo di H. Hilgendorff, “Le due maschere”, luglio 1943, appare con la presumibilmente nuova numerazione quale N. 2, mentre non conosciamo quale fosse il N. 1. LE INCREDIBILI AVVENTURE, 9 (?) numeri, 1943 Presenta la medesima veste editoriale delle due precedenti collane, delle quali appare quindi come continuazione diretta, ma i volumi sono di aspetto assai meno curato, e assolutamente economico. Ne sono usciti probabilmente 9 numeri, che presentano gli stessi problemi di classificazione delle collane precedenti, e dei quali conosciamo soltanto: 3 - L.W. Wilton, L’albero orante (1943) 1 - L.G. Blochman, Il terrore sul Bombay Postale (ottobre 1943) Nell’ultimo romanzo citato compare la scritta: “Opera approvata dal Ministero della Cultura Popolare”. IL ROMANZO NERO, 4 (?) numeri, 1943 L’ultima collana di Brighenti, prima della fine della guerra. Trattasi di volumi di formato G, simile ai precedenti, ma con copertina illustrata da una foto in giallo e nero, decorata con due strisce verticali di colore rosso. In questa serie sono apparsi almeno 4 numeri, di cui conosciamo soltanto: 1 - S.A. Steeman, Il giocattolo di vetro La serie continuò poi le pubblicazioni nel dopoguerra (1945-1946), proseguendo si direbbe la numerazione, apparentemente soltanto fino al N. 11 (vedi capitolo V). EDIZIONI BEMPORAD, FIRENZE Di questo editore abbiamo già avuto modo di occuparci nel capitolo dedicato ai precursori a proposito della sua serie “Collezione di avventure poliziesche”. Esaminiamo adesso le altre sue collane, cominciando da I ROMANZI ROSSI, editi negli anni 1933-1935. Trattasi di storie non proprio di genere giallo scritte da Marcel Allain (uno dei due autori della fortunata serie di Fantomas), ispirate alle vicende di una certa Fatalà. In appendice si possono trovare i racconti delle gesta di Bulldog Drummond, un tipo di detective privato rimasto famoso per la serie cinematografica a lui ispirata. Ne era creatore, con lo pseudonimo di Sapper, un certo H.C. McNeile. A proposito del “colore” prescelto per indicare la collana, notiamo che, tra i diversi tentativi fatti a suo tempo per collegare un dato colore a qualche genere specifico di letteratura, forse solo quello di “rosa”, oltre beninteso a quello di “giallo”, ha incontrato un successo duraturo (sull’uso del colore “rosso” in relazione alla narrativa gialla vedi R. Cremante, in FD). Diamo comunque qui di seguito i 21 titoli di questa collana, suddivisi in due serie di volumi di formato M, con copertina patinata illustrata da un disegno a colori che campeggia su sfondo rosso, DM bianco: I serie 1 - Fatalà II serie 13 - Garofano rosso I LIBRI MISTERIOSI, 20 numeri, 1930-1933 Volumi di formato Q, con DA bianco, copertina di cartoncino illustrata da un disegno a colori stilizzato. Questa serie alternava il genere poliziesco con altri generi letterari, sempre e comunque all’insegna del “mistero”. Ne sono usciti almeno 20 numeri, che elenchiamo tutti, con l’indicazione del genere che ne viene eventualmente fornita: 1 - P. Benoit, Per Don Carlos (Grande romanzo storico di avventure) MISTERI E AVVENTURE, 4 (?) numeri, 1935 Volumi di formato M, copertina gialla cartonata illustrata da un disegno a colori, DA di colore giallo. Conosciamo soltanto i seguenti titoli: 1 - E.P. Oppenheim, Il Sindacato Channay Ricordiamo infine che, come nel caso di altri editori, anche Bemporad pubblicò le opere avventurose di Alexis Ponson du Terrail centrate sul personaggio di Rocambole. EDIZIONI MARTUCCI, MILANO Pubblicarono negli anni ’30 due collane rimaste famose presso i cultori del genere. I GIALLI DEL DOMINO NERO, 23 numeri, 1936-1937 Volumi di formato M, copertina di carta patinata illustrata da una foto su sfondo giallo, completata da strisce di color rosso, DA bianco. La collana ha come emblema una figura mascherata “in domino nero”, iscritta in un circolo. 1 - E. Phillpotts, Il segreto della rupe La serie dei “Gialli del Domino Nero” proseguì nel 1937, mutando completamente di veste editoriale in relazione ai due unici numeri usciti. I volumi sono infatti adesso di formato G, DP bianco, copertina illustrata da un disegno in bianco e nero, sovrastato dall’indicazione del titolo su sfondo giallo, con larghe strisce orizzontali rosse. Nella copertina continua a essere riportato l’emblema caratteristico della collana. I GIALLI “B” DEL DOMINO NERO, 2 numeri, 1937 1 - R.A. Freeman, La vendetta dello scienziato EDIZIONI MEDIOLANUM, MILANO I ROMANZI GIALLI, 40 numeri, 1932-1934 In relazione a questa collana, si veda anche tra breve la scheda dedicata a “I Romanzi Gialli”, della Casa Editrice Vittoria, di Milano. Teniamo a ricordare inoltre che, sempre nel 1934, appariva per i tipi di questo editore una collana intitolata “Uomini e Folle”, della quale citiamo un titolo: 2 - T. Baumgarten, Spionaggio, osservando che nel periodo anteguerra il racconto di “spionaggio” non appartiene ancora al settore fiction, come accadde nel dopoguerra con la celebre collana “Segretissimo” di Mondadori, e comprende opere ispirate a episodi realmente accaduti, scritti di propaganda, etc. (per un’eccezione si veda il capitolo VI). Concludiamo la storia di queste edizioni segnalando che, curiosamente, le ritroviamo attive nel campo del giallo anche nel dopoguerra, e precisamente nel 1955, quindi dopo un assai lungo intervallo, con un esperimento editoriale (“I Gialli Classici Mediolanum”) che fu di breve durata, ma pubblicò opere di autori importanti quali: A. Christie, G. Simenon, il solito, onnipresente E. Wallace, etc.. EDIZIONI MINERVA, MILANO Pure questa casa editrice è rimasta nel cuore dei collezionisti per una serie assai ricercata, che propose tra gli altri diversi romanzi di uno tra i più grandi scrittori italiani di gialli, Augusto De Angelis (famoso il suo personaggio ricorrente, il Commissario De Vincenzi, al quale è stata dedicata nel dopoguerra anche una discreta attenzione televisiva). COLLANA POLIZIESCA S.T.E.M., 36 numeri, più un numero bis, 1936-1939 Si noti che molti di questi romanzi furono ripresentati poi nelle Edizioni Attualità curate da Carlo Brighenti. Terminiamo le informazioni su questa casa editrice osservando che nel 1935 editò quattro libri di R. Boucard relativi al genere “spionaggio”. I titoli sono i seguenti: I misteri degli archivi segreti; Le donne nello spionaggio; Rivelazioni sullo spionaggio inglese; I segreti dello spionaggio tedesco (questo volume era stato già pubblicato nel 1931 dalle Edizioni La Prora, Milano). Anche per questi romanzi vale il discorso fatto in precedenza a proposito della collana ”Uomini e Folle” delle Edizioni Mediolanum. EDIZIONI SALANI, FIRENZE Questo editore, di cui abbiamo cominciato a parlare anche nel capitolo dedicato ai “precursori”, pubblicò dal 1933 al 1939, anche con numerose ristampe (che conservano la numerazione originale di serie, pur recando l’indicazione della nuova data di pubblicazione), l’ultima delle collane che consideriamo le più importanti del periodo anteguerra. Pubblicò pure un’altra collana economica di letteratura, “I Romanzi azzurri”, e presentò, come altri editori, i romanzi della serie “Rocambole”, di Alexis Ponson du Terrail. La collana che ci interessa nel nostro campo è: I ROMANZI DELLA SFINGE, 36 numeri, più un numero bis, 1933-1939 Terminiamo citando due altre collane di “letteratura popolare” dello stesso editore: “Il Romanzo Moderno”, che tra il 1931 e il 1933 presentava in volumetti molto economici, SD, romanzi “scritti da ottimi Autori e scelti tra i più moderni e più divertenti per l’intreccio e la trama”, tra i quali citiamo i seguenti gialli: 1 - M. La Bruyère, La chiave del mistero e “Il Romanzo per Tutti”, che usciva in fascicoletti spillati di formato M, copertina di carta semplice illustrata con un disegno a colori, senza data, tra i quali conosciamo i seguenti gialli: 104 - P. Francke, L’uomo che nessuno vide mai CASA EDITRICE VITTORIA, MILANO Presentò una collana principale, non troppo pregiata quanto a veste editoriale, ma dedicata quasi esclusivamente alla proposta di opere di Wallace, e una seconda collana, di qualità decisamente minore della prima. I ROMANZI GIALLI, 23 numeri, 1937-1938 Volumi di formato M, all’inizio formato G, DP giallo, senza data, copertina di carta semplice illustrata da un disegno o da una foto a colori su sfondo di un giallo aggressivo. Ne conosciamo le seguenti uscite (tutte?!): 1 - E. Wallace, L’angelo del terrore Si notino le numerose coincidenze con i titoli della serie “I Romanzi Gialli” delle Edizioni Mediolanum (vedi la relativa scheda in questo stesso capitolo), fino al punto che il N. 23 coincide nei due casi. IL GIALLO INEDITO, 10 numeri, 1938 Questa collana è da intendersi come una diretta continuazione della precedente serie dei “Romanzi Gialli” della stessa casa editrice. Volumi di formato G, copertina di cartoncino giallo, illustrata da un disegno a colori inserito a volte in un cerchio con bordo rosso. Ne sono usciti almeno i seguenti numeri: 1 - H. Keen, Cinquanta milioni di dollari a Hollywood NOTE 1 Quali per esempio, “Il Romanzo Popolare Illustrato”, 1929, che propose un romanzo di G. Le Rouge (vedi capitolo II), La fuga di Fiora (informazione da Pirani). 2 Si tratta per la verità di un romanzo breve scritto da Max Lee (pseudonimo di autore italiano), sviluppando un racconto di Arthur Conan Doyle, al quale viene dato un finale diverso e meno tragico. Vedi anche nel prossimo capitolo: “Disco Giallo”, 1932, e in quello ancora successivo: Nerbini, 1949. 3 È lo stesso romanzo che venne pubblicato come N. 175 dei “Gialli Economici Mondadori”. 4 L’imponente e lunga attività di questo editore nel campo della “letteratura economica” è testimoniato, oltre che da quelle citate, anche da altre collane, quali: “Biblioteca Romantica Illustrata”, 1883-1938; “Biblioteca Rossa”, 1895-1897; “Capolavori Romantici”, 1921-1927. 5 La collana riprese le pubblicazioni dopo la guerra, dal 1948 al 1960, rieditando, in questa “seconda serie”, testi già apparsi nella prima (benché in un diverso ordine), ma anche aggiungendo nuovi titoli. Una sostanziale “terza serie”, sempre con lo stesso criterio, fu riproposta tra il 1966 e il 1973, con la denominazione “I nuovi Sonzogno”. 6 Nelle liste riportate sui volumi della serie, viene indicato come autore di questo romanzo un tale O. Wickad. 7 L’editore utilizzò il nome Herbert Wallace, facendo probabilmente criptica allusione al più conosciuto Edgar Wallace, come pseudonimo per diversi autori (vedi Pirani). 8 Quest’ultimo è lo stesso romanzo pubblicato come N. 52 nei “Gialli Economici Mondadori”. 9 Chiaramente, uno pseudonimo dello stesso Carlo Brighenti. 10 All’interno, il volume reca: S. Horler. |