CAPITOLO II QUANDO ANCORA NON SI CHIAMAVANO GIALLI: I PRECURSORI DI MONDADORI Abbiamo iniziato la catalogazione dei gialli pubblicati in Italia nel periodo anteguerra a partire dalla produzione della casa editrice di Arnoldo Mondadori, anche se questi non fu per la verità il primo editore italiano a occuparsi del genere, sia pure sotto il solo profilo delle “collane”. Il giusto rilievo che abbiamo riconosciuto a questo editore trova la sua motivazione nella circostanza che egli ebbe l’indubbio merito di fare uscire questo genere letterario dal settore ristretto in cui forse sarebbe rimasto altrimenti confinato: ovvero, letteratura di evasione e di consumo sì, ma almeno di buona qualità. Esaminiamo brevemente in questo secondo capitolo i suoi precursori, segnalando che uno studio completo di questo periodo, oltre che irto di difficoltà a causa dell’estrema rarità dei relativi “pezzi”, dovrebbe sorprendentemente assumere ben altre dimensioni e profondità. Rinviamo in ogni caso il lettore interessato a qualche ulteriore informazione al già citato FD, una cui parte assai interessante è proprio dedicata a quello che può dirsi il “giallo d’epoca”. Il romanzo giallo - che va opportunamente distinto in quanto “opera di fantasia” dalle cronache di tipo giudiziario-criminale che rispondevano, alla fine dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, allo stesso tipo di attrazione morbosa dei lettori verso quanto sa di brivido e di criminale - appare in Italia fino dai primissimi anni del nostro secolo, con un certo ritardo quindi rispetto a ciò che era accaduto in altri paesi europei, valga per tutti l’esempio di quelli anglofoni. Ricordiamo che la data tradizionalmente indicata come inizio per il tipo di letteratura di cui ci stiamo occupando è il 1841, anno in cui sul Graham’s Magazine di Filadelfia comparve il celebre racconto di Edgar Allan Poe: “I delitti della Via Morgue”. Dopo questa premessa di carattere generale, iniziamo la nostra rassegna citando la prima collana di narrativa popolare edita in Italia, che presentò frequentemente tra le sue uscite anche dei romanzi gialli, e la cui data di inizio può allora essere proposta come primo estremo del periodo da noi preso in considerazione. Oltre a questa sua caratteristica di precursore assoluto, la serie in oggetto merita di essere ricordata per la regolarità e la durata, la grande diffusione e l’ottimo livello delle storie presentate. Dal punto di vista del nostro studio, ebbe inoltre il merito di pubblicare per la prima volta in una collezione sistematica le avventure di Sherlock Holmes, che erano state oggetto di attenzione anche da parte di diversi altri editori in singoli volumi fuori collana. IL ROMANZO MENSILE Naturalmente, il successo di questa serie attirò anche l’attenzione di diversi diretti “concorrenti”, sia per tematiche trattate che per impostazione grafica, tra i quali ricordiamo soprattutto IL ROMANZIERE ILLUSTRATO DELLA TRIBUNA (1909-1911), edito da La Tribuna, Roma2. La periodicità di questa seconda collana era quindicinale, e la copertina (ma anche l’interno) illustrata da artisti valenti, quali Luigi Dal Monte, Giovanni Martoglio, Umberto Prencipe, Ottaviano Caroselli, etc.. Segnaliamo soltanto i pochi titoli di romanzi gialli o affini che conosciamo apparsi in questa collana: 1909 2 - F. Hume, Il mistero di un Cab 1910 1 - A.K. Green, Il diamante rubato 1911 26 - G. Gray3, La pista Analoga a questa collezione, e risalente allo stesso periodo (i primi esemplari che possediamo sono senza data, ma questa si può parzialmente desumere dal’indicazione del prezzo, che è di 15 centesimi), è quella de IL ROMANZIERE POPOLARE, della Società Editoriale Milanese, anch’esso presentato in fascicoli di grande formato tabloid, del tipo di quello che sarà “Il Cerchio Verde” (vedi capitolo precedente), che si poteva però agevolmente piegare in due. Segnaliamo, tra i relativi titoli: Mrs Lovett Cameron, Per un’eredità; A.C. Doyle, I naufraghi. Troviamo sorprendentemente la stessa collana ancora attiva diversi anni più tardi (dopo un’interruzione dovuta agli eventi bellici?!): P. de Garros, Il dirigibile fantasma (1924); P. de Garros, Il sogno di Paolo (1928 - adesso la serie era proposta come un supplemento al giornale “Il Capriccio”); Rocco De Zerbi, L’avvelenatrice (1928); P. Mael, Il segreto della zia (1928). Un ulteriore esempio di questo genere di pubblicazioni è dato da L’ILLUSTRAZIONE POPOLARE, della Casa Editrice Fratelli Treves, Milano, che però assomigliava di più a una vera e propria rivista, come per esempio “La Domenica del Corriere”. Qualche titolo di racconti, comparsi anche a puntate: 1911 - Miss E. Braddon, Ciò che manca; 1912 - M. Lionnet, L’errore del tenente; F. Marryat, Perché quel delitto?; 1913 - A.C. Doyle, Quale terribile vendetta!; F. Marryat, La vendicatrice. Come abbiamo detto, in questa prima fase la letteratura gialla sembra prestare maggiore attenzione ad avventure incentrate su singoli personaggi, tra le quali in modo particolare quelle di Sherlock Holmes, che la Casa Editrice Salani, Firenze, inserisce già prima del 1910 nella sua “Biblioteca Salani Illustrata” (che era attiva sin dal 1901, e durò fino al 1917)4. Assieme ad esse, compaiono per esempio anche quelle di Raffles, figura di ladro gentiluomo come Arsenio Lupin, creata da E.W. Hornung nel 1899. Lo stesso editore va ricordato in questo capitolo per la presentazione di tutti gli episodi della serie dedicata all’eroe “negativo” Fantomas, creato dai francesi Pierre Souvestre e Marcel Allain. Questa collana viene indicata a volte come COLLEZIONE FANTOMAS, anche se in realtà i volumi facevano parte della già citata “Biblioteca Salani Illustrata”, visto che ne recano il numero progressivo di serie sulla costa. Elenchiamo qui di seguito le 32 uscite della collezione, anch’esse successivamente più volte ristampate da altri editori, Mondadori per ultimo. 1 - Fantomas Questi volumi, ancora oggi molto ricercati, avevano una veste editoriale molto attraente, con la copertina di carta patinata illustrata da un disegno a colori, DA bianco. Il primo volume della serie è riferibile all’anno 1912, secondo FD, e questa sarebbe un’ulteriore riprova della rapidità con cui l’editoria italiana fu in grado di proporre al grande pubblico storie che avevano già ottenuto un notevole successo all’estero. In effetti, la serie di Fantomas fu pubblicata la prima volta in Francia tra il 1911 e il 1913, per cui la tempestività di Salani appare addirittura esagerata (va detto che chi scrive è in possesso di una copia che appare identica in tutto e per tutto a questa prima edizione, fatta eccezione per la data, che è il 1915). Firenze appare essere in questo periodo un centro fervente di editoria “popolare”. In quegli stessi anni troviamo infatti attiva una collana denominata IL ROMANZO (inizialmente, 1911, un supplemento di “Letteratura Amena” a “Le Cronache Letterarie”), che usciva sotto forma di fascicoli settimanali per opera dell’Editore Antonio Quattrini (del quale avremo modo di riparlare presto). Alcuni titoli apparsi in questa collezione: 1911 - A.C. Doyle, Sherlock Holmes; A.C. Doyle, Le prime imprese di Sherlock Holmes; P. Mael, La torpediniera; A. Ponson du Terrail, I misteri del castello di Panesterre; A. Ponson du Terrail, La zingara avvelenatrice; 1913 - Marlitt [sic], Il segreto della defunta. Con il N. 48, a causa di esplicitamente denunciate (“Ai nostri lettori...”) sgradite “imitazioni”, la collana cambia denominazione, e diventa IL ROMANZO QUATTRINI. Questa, oltre a una “serie A” di letteratura ordinaria, intende presentare ben altre tre serie: “B Avventure, C Parnaso, D Popolare”. In questa collana IL ROMANZO POPOLARE apparvero nel 1911 vari romanzi di Gaboriau: Il signor Lecoq, Marianna Lacheneur, Per l’onore del nome, La vittoria di Lecoq, Intrighi d’amore, Lecoq in azione. A Milano, invece, la Casa Editrice Bietti presentò analogamente, tra il 1914 e il 1920, una serie ben organizzata, tutta dedicata al genere poliziesco, intitolata LE AVVENTURE DEL POLIZIOTTO AMERICANO BEN WILSON, che si rifaceva alla tradizione delle dispense popolari illustrate, ispirate a “realistiche” avventure poliziesche, alle quali abbiamo già accennato. La differenza è che qui si tratta ormai di libri normali, senza illustrazioni. L’intera collana, che è composta da 24 titoli, è costituita da volumi di formato M, DA, privi di numerazione e data, opera tutti dello stesso autore, Ventura Almanzi. La copertina è illustrata da un disegno a colori. Ne sono uscite due serie, di 12 numeri cadauna, delle quali diamo qui di seguito i titoli. I serie 1 - Gli schiumatori di Nuova York II serie 13 - La Russia rossa La stessa casa editrice presentò poi negli anni ’30 vari altri romanzi gialli, nella sua collana di narrativa popolare denominata “Biblioteca Reclame”. Tra questi ricordiamo alcune opere di Edgar Wallace (che non sempre sono inquadrabili nel genere giallo, a riprova dell’estrema versatilità e dell’inesauribile vena narrativa di questo autore): La casa segreta; Il libro della potenza; La mano rossa; Il fiume delle stelle; Il cavallo grigio; I quattro uomini giusti; Il Consiglio di giustizia; Kate e i suoi dieci; I nove; Sanders del fiume; L’ammirabile Carfew; Bosambo del fiume; L’angelo del terrore; Il duca nel sobborgo; L’uomo che non dormiva; I quattro libri di Bart; L’uomo che comprò Londra; Il mistero della candela ritorta; La caccia ai milioni; La casa del mistero; La terra nascosta. Quanto al genere che ci interessa, nella stessa collana comparvero anche opere di G.K. Chesterton (L’uomo che fu detto Giovedì); di E.P. Oppenheim (Il signore di Montecarlo); di W. Le Queux (I quattro che sfuggono); etc.. Sempre nell’ambito delle collane seriali che compaiono in questo periodo, va ricordata la COLLEZIONE DI AVVENTURE POLIZIESCHE, edita dalla Bemporad, Firenze, senza data, ma attribuibile intorno al 1921. Si tratta di romanzi di un unico autore, Gustavo Le Rouge, tutti incentrati sullo stesso personaggio, “Il misterioso Dr. Cornelius”, presentati però con la dicitura: “Ogni volume sta a sé e contiene un romanzo completo” 6. Piccoli volumetti formato M, tutti regolarmente numerati, con copertina di carta semplice illustrata con un disegno a colori, DP bianco. Secondo FD, p. 111, ne sono usciti 21 numeri, ma a noi risultano soltanto i seguenti 18 titoli 7. 1 - L’enigma del ruscello sanguinoso Allo stesso autore, Gustavo Le Rouge, fu successivamente dedicata (1930) anche una collana di dispense popolari illustrate da parte dell’Ed. Sonzogno, intitolata LE MERAVIGLIOSE AVVENTURE DEL MILIARDARIO TODD MARVEL, delle quali diamo qui di seguito i titoli. 1 - Il segreto di Wang Tai Ancora in questo stesso ordine di pubblicazioni, va ricordata la collana degli STRABILIANTI RACCONTI AVVENTUROSI DI JOHN SILOCH, della Società Editrice Toscana, San Casciano Val di Pesa (Firenze), 1924. Si tratta di soli 5 numeri di presentazione abbastanza modesta, formato M , copertina di carta semplice illustrata da un disegno a colori, nei quali vengono raccolte alcune delle suddette avventure: 1 - Il ratto di Miss Ellen - Il doppio delitto di Orazio Makling - Il delitto scientifico - L’evasione di Fun-Kiau Questi episodi erano già comparsi nel 1909 come 19 fascicoli a sé stanti per i tipi della Casa Editrice Italiana, Milano (vedi FD , o il I volume di Eroi del racconto popolare - citato nella Nota N. 26 - p. 205). I volumi non recano l’indicazione dell’autore, ma è noto che furono scritti da un editore nell’inconsueta veste di autore (informazione da FD, p. 24). Si tratta di quell’Antonio Quattrini, Firenze, già citato, che in effetti ripubblicò in proprio da editore, intorno al 1928, alcuni suoi romanzi gialli già compresi nella serie dei racconti di John Siloch: Il delitto scientifico; Il treno fantasma; L’assassinio di Sherlock Holmes; etc.. E’ giunto ormai il momento di occuparci del più importante tra i precursori di Mondadori, cioè dell’EDITORE SONZOGNO, Milano, che abbiamo già avuto modo di citare in questo stesso capitolo. A partire dal 1914 questi pubblicò la serie de I ROMANZI POLIZIESCHI, che può essere a buon diritto considerata la prima collana gialla, nel senso stretto del termine, edita in Italia: sia per l’esplicita intestazione, sia perché propose, anche se solo parzialmente, diversi autori e diversi personaggi. In effetti, quasi tutti i romanzi della collana (fino al N. 24 compreso, su un totale di 31) sono opera dello scrittore francese George Meirs8, mentre solo i restanti sono di altri autori. Inoltre, i romanzi del Meirs sono anch’essi incentrati su un protagonista ricorrente, contenendo dapprima le “Avventure di William Tharps, il celebre poliziotto inglese”, quindi quelle di Walter Clarck, pure definito “Il celebre poliziotto inglese” (mentre, per esempio, nei successivi “gialli storici” del francese Rodolphe Bringer si parla de “I poliziotti dell’Imperatore”). Ciò conferma che siamo ancora nel periodo in cui si puntava su un solo autore e un unico “eroe”, anche se cominciava a darsi qualche avvicendamento all’interno della collana stessa. Il gusto è ancora quello che privilegia un filone che potremmo definire, in qualche modo, “realista”, ma la collezione nel complesso appartiene senz’altro a quella fase di transizione che possiamo considerare l’alba della storia delle collane gialle in Italia. 1 - G. Meirs, Il cadavere assassino Qualche anno dopo “I Romanzi Polizieschi”, e precisamente nel 1922, ancora l’Editore Sonzogno propone I RACCONTI MISTERIOSI, una collana che presenta una notevole alternanza di autori, e viene dedicata quasi esclusivamente al genere giallo, seppur inteso in un’accezione un po’ più estesa, a comprendervi anche la connotazione semplicemente “avventurosa” (vi fu pubblicata per esempio una versione del romanzo di Bram Stoker, Dracula). L’esperimento editoriale ebbe però vita breve, fors’anche per l’eterogeneità dei testi che in esso vennero presentati. Ne sono usciti almeno 22 numeri, simili come aspetto ai “Romanzi Polizieschi”: formato M, copertina illustrata da un disegno a colori, DA bianco: 1 - P. d’Ivoi, Il pozzo del moro Aggiungiamo che, nel N. 21, il successivo romanzo di L. d’Hée veniva annunciato come “Un fumo nella nuvola”; inoltre, sempre nello stesso numero si informava della prossima uscita di altri due romanzi: J. De Quirielle, L’uomo che fa parlare le bestie; M. d’Aghonne, La chiusa dei cadaveri, che non ci risulta però siano mai stati effettivamente pubblicati. Una storia delle Edizioni Sonzogno in questo periodo non può non ricordare che, a partire dal 1924, esse iniziarono una nuova pubblicazione delle avventure di Arsenio Lupin, in fascicoli illustrati di grande formato, simili alle dispense popolari di cui si è più volte parlato. Di questa serie di romanzi torneremo a dire nel prossimo capitolo, in relazione alla ristampa che ne venne fatta (anche se in veste editoriale completamente differente) negli anni ’30 dallo stesso editore. IL ROMANZIERE POLIZIESCO Per quanto riguarda la citata collana concorrente de “Il Romanziere Poliziesco”, e cioè “Il Romanzo Poliziesco”, delle Edizioni Varietas, di essa siamo in grado di fornire i seguenti titoli: 1 - A. Le Duc, Il pugno che uccide Esaminiamo infine, in ordine sparso, alcune altre collane che meritano di essere ricordate in uno studio dedicato ai “precursori”. Senza data, ma presumibilmente anteriori al 1920, abbiamo I ROMANZI SENSAZIONALI, delle Edizioni Illustrate Americane, Roma, che ricordano un poco nella veste editoriale i volumi della serie “Il Romanzo Mensile”, ma con formato leggermente più piccolo (quello che abbiamo indicato con Q); copertina illustrata da un disegno a colori, DP . La serie presenta “romanzi completi”, dei quali conosciamo soltanto i primi sei numeri: 1 - B. Oehlmann, Il mistero della casa di fronte Per la stessa casa editrice, e negli stessi anni, uscivano i fascicoli di una collana denominata RACCONTI POLIZIESCHI, di veste editoriale assai simile a quella delle dispense popolari illustrate di cui abbiamo spesso parlato, ma che, a differenza di quelle, presentavano in ogni fascicolo “un racconto completo” (anche se, a rendere più stretta l’analogia con le dispense popolari, mancava l’indicazione del nome dell’autore). Si tratta di fascicoli di formato G di sole 16 pagine, SD, copertina di carta semplice illustrata da un bel disegno a colori. Siamo in grado di citare soltanto alcuni titoli: 2 - Roque, l’assassino del Tennessee Le stesse edizioni furono attive agli inizi del secolo anche nel campo delle dispense popolari illustrate propriamente dette, presentando in quel periodo una serie di volumi dedicati alle avventure di un personaggio chiamato Sir Ralf Clifford, e un’altra dedicata a quelle di Mister John Palmer, detto “Il Re del Mistero! Il Re dell’Avventura! Il Re dell’impossibile!”. Probabilmente dello stesso tipo de “I Racconti Misteriosi” volevano essere poi I RACCONTI D’AZIONE E DI MISTERO, delle Edizioni Gloriosa, Milano, pubblicati nel 1926, dei quali conosciamo soltanto un primo numero: 1 - Franco Lecce, L’uomo dal dito mozzato (informazione da LR). La stessa Casa Editrice Gloriosa pubblicò nel 1922 un romanzo di formato G, copertina illustrata dal noto disegnatore Domenico Natoli, scritto da un certo Thomas Ferney, intitolato: “La Pioggia dei Miliardi, Straordinarie Avventure del Detective William Brandson”. Ancora dello stesso genere che comprendeva giallo e avventura, con una predominanza però del secondo tipo di racconti, è la COLLEZIONE D’AVVENTURE, della Casa Editrice Picco & Toselli, Torino, apparsa tra il 1925 e il 1928. Le stesse edizioni pubblicavano nel 1926 una COLLEZIONE DRAMMATICA, più propriamente orientata verso il genere giallo, che presentava, senza riportare il nome dell’autore, quelle che venivano definite come “Le meravigliose gesta di Jordan”. Volumetti di formato M, SD, con copertina di carta semplice rossa illustrata con un disegno inserito in un cerchio. Ecco i primi 10 titoli della serie: 1 - Il sotterraneo dello spavento NOTE 1 Per qualche specifica notizia al riguardo si rimanda senz’altro alla splendida opera di F. Cristofori e A. Menarini, Eroi del racconto popolare - Prima del fumetto, 2 Voll., Ed. Edison, Bologna, 1986-1987. 2 Nota anche per la sua serie “La Tribuna Illustrata”, attiva sin dal 1891, che pubblicò a puntate (1922) alcuni romanzi di G. Le Rouge (vedi capitolo II): Il tappeto azzurro; Fiorella, colomba parigina, negli occhi del falco. Nel 1923, apparve qui, sempre a puntate, anche un romanzo di J. de Quirielle, Il ladro di cervelli (informazione da Pirani). 3 Si tratta in realtà di un’opera di A.K. Green, presentata sotto un falso nome. 4 Si veda FD per tutto quanto concerne le prime pubblicazioni in Italia degli episodi della “saga” di Sherlock Holmes. 5 E’ doveroso ricordare anche altre collane di letteratura popolare edite da Salani, quali la “Biblioteca Economica”, che inizia le pubblicazioni nel 1909, e la “Collana Romanzi Salani”, che fu attiva dal 1927 al 1932 (informazioni da Pirani). 6 Solo assai di recente (1991) le avventure del Dr. Cornelius sono state riproposte dalle Edizioni Garden, nella collana IL GIALLO CLASSICO. 7 Un altro romanzo di questo autore, “La vendetta del dottor Mohr”, non appartenente al ciclo in esame, fu pubblicato in Italia (1927) a puntate nella collana “Collezione d’Avventure”, Ed. Picco & Toselli, Torino (vedi alla fine del presente capitolo). Una sua ristampa, 1938, fu proposta da “Il Romanzo d’Avventure”, della Sonzogno (vedi capitolo III). 8 Diversi romanzi di George Meirs sono stati ripubblicati dalla Sonzogno negli anni ’70. 9 Come si sa per certo da corrispondenza privata. |