PREFAZIONE Curiosa sensazione, quella di dare gli ultimi ritocchi a questo libro, dopo così tanto tempo dalla sua prima quasi definitiva stesura, e dopo ancora più anni che il progetto di catalogazione delle collane gialle edite in Italia - di cui quello presente è un frutto solo parziale, limitato alla prima metà del secolo - era nato nella mia mente di collezionista, che non aveva strumenti per orientarsi in un mondo che si rivelava sempre più complesso mano a mano che andavo avanti con le ricerche. Terminato di riempire infatti cinque grossi contenitori di schede nell’ormai davvero lontano 1983, e rimasto nonostante tutto con una sconfortante sensazione di incompletezza, mi rivolsi per aiuto all’allora direttore del "Giallo Mondadori", il Dott. Gian Franco Orsi, il quale pubblicò cortesemente un mio appello ad altri collezionisti nel N. 1862 del 7.10.1984. Presero così origine diversi contatti importanti, che permisero di andare avanti nel lavoro, fino al mese di dicembre 1992, quando finalmente con l’amico Rosellini - che mi si era generosamente affiancato negli anni successivi, mettendo a disposizione la sua competenza e l’enorme quantità di materiale raccolto in tanti anni di ricerche appassionate - ci trovammo tra le mani una prima edizione di questo libro: apprezzabile, ma, nonostante tanti sforzi, pur sempre insoddisfacente quanto a completezza. Decidemmo di attendere allora tempi migliori, e in effetti tempi migliori arrivarono per gli appassionati del giallo. Perugia, Luglio 1998 (Umberto Bartocci)
Si rende noto che alla Fondazione predetta ci si può rivolgere sia per ogni richiesta di consulenza relativa al giallo (e ad altri generi affini di "letteratura popolare", in modo particolare fantascienza e fumetti), sia per le integrazioni e correzioni di cui si fa richiesta nella successiva introduzione: Fondazione Rosellini, Via Bonopera, 21
NTRODUZIONE "Feci quod potui, faciant meliora potentes" Per un siffatto stato di cose, si possono ipotizzare diverse ragioni. Forse, perché un giallo appare a tanti come un testo che, una volta letto (saputo cioè: "come va a finire"), non sembra possedere più caratteristiche di interesse tali che lo rendono degno di essere conservato; forse, per l’eccessiva, oltre che a volte disordinata e poco selezionata, produzione nel settore, con conseguenti inevitabili cadute di stile e di qualità; forse, per un malinteso complesso di inferiorità dei "giallisti", che non si riscontra come detto tra i cultori di altra letteratura di genere; fatto sta che non è ancora a disposizione degli interessati uno strumento che permetta di orientarsi nella produzione dei vari autori, nelle uscite delle diverse collane, etc.. Eppure, capita sovente per esempio che, una volta che ci si sia "innamorati" di qualche scrittore, si desideri un elenco abbastanza completo delle sue opere, ma questa aspirazione è destinata a rimanere il più delle volte delusa (tranne che, qualche volta, nel caso degli scrittori più quotati). Eh, sì, perchè di un autore ci si può anche innamorare: esistono, come tutti possono immaginare, i fans di Conan Doyle e del suo Sherlock Holmes, ma anche quelli di Edgar Wallace (uno dei curatori del presente catalogo appartiene a questa schiera!), o di Rex Stout, di John Dickson Carr, e così via. E qui bisognerebbe aggiungere, per amore del vero, che il possedere tali notizie servirebbe però più spesso per completezza di informazione o per curiosità che per altri fini, visto che si tratterebbe quasi sempre di materiale assai difficile da procurarsi in lettura, a ricercarlo tanto nelle librerie quanto nelle biblioteche. L’unica speranza resta quella di frugare nelle bancarelle, o nelle sempre più rare librerie che trattano questo tipo di materiale usato, ma la ricerca di un singolo "pezzo" può durare anche anni, quando va bene... Gli autori di questo lavoro, due collezionisti che forse più di altri, e ormai da vari anni, hanno "sofferto" la mancanza di un catalogo generale della letteratura gialla edita in Italia, si sono così sentiti in dovere di fare del loro meglio nel tentativo di colmare la detta lacuna, e hanno quindi utilizzato le loro raccolte personali per raggiungere questa mèta. C’è da dire però che, purtroppo, nonostante il loro impegno, sono riusciti nell’intento soltanto assai parzialmente, e ciò per diversi motivi. Il più rilevante è che molto materiale è introvabile anche se lo si cerca nelle biblioteche pubbliche, le quali di solito, per i motivi sopra accennati, non riguardano questo tipo di letteratura come degno di essere trattato, catalogato e conservato alla pari degli altri6. Poi, perché poche sono state le risposte alle richieste di collaborazione da essi avanzate in varie sedi e sotto diverse forme, a conferma dell’impressione che gli appassionati del giallo costituiscono una specie molto diversa da quelli di altri generi. Tutto ciò premesso, è stato deciso di dar corso comunque all’opera di catalogazione, presentando un testo che, ancorché incompleto e imperfetto, potesse almeno aprire la strada ad altre più accurate imprese del genere. Bisogna avvertire in effetti che, oltre alle dette palesi incompletezze, in questa prima edizione sono contenuti assai probabilmente tanti più occulti errori, dovuti a volte all’inesattezza delle informazioni ricevute, e inserite comunque nel testo senza la possibilità di operare una verifica diretta; altre volte, invece, a inesattezze delle stesse fonti (ci sono imprecisioni non soltanto nelle liste stampate dagli editori, ma talora anche nei singoli pezzi); molto purtroppo al poco tempo lasciato a disposizione dei curatori dagli impegni professionali e familiari per vagliare tutto il materiale accumulatosi nelle loro case nel corso degli anni. Prima di finire, due parole vanno dette sul significato del titolo dell’opera, con il quale ci si vuole riferire ovviamente alle alterne fortune del romanzo giallo in Italia: la nascita, che può essere fatta risalire, anche se in modo approssimativo, ai primi del secolo (come vedremo nel capitolo II); la morte, intendendo alludere con ciò al decreto del Ministero della Cultura Popolare, 1941, che conteneva la disposizione di cessare la pubblicazione di storie che potessero influenzare negativamente il pubblico più giovane (capitolo I); e, infine, la resurrezione, accennando così alla ripresa dell’editoria gialla dopo le vicende belliche, che seguiremo all’incirca fino al 1948, e in qualche caso anche oltre (capitolo V). Va da sé, nel dopoguerra il giallo riprese a camminare molto più velocemente di prima, e la sua storia riguarderebbe le oltre 500 collane edite fino a oggi, la cui catalogazione occuperebbe almeno altri due volumi come questo. Ma è tempo di augurare ormai buona lettura, o consultazione, agli interessati, fornendo anche un paio di punti di riferimento per il collezionista di libri gialli, oppure soltanto aspirante tale: - la libreria più specializzata è "La Sherlockiana", di Tecla Dozio, Via Peschiera 1, 20154 Milano; - esiste un’associazione di giallofili, che è "Il Club del Giallo", fondato da Giuseppe Isnardi (Strada Genova 313, 10024 Moncalieri - Torino), la quale pubblica periodicamente un interessantissimo bollettino denominato Foglio Giallo. Perugia e Senigallia, dicembre 1992 * * * * * * * Tiziano Agnelli, Villaggio Ferrari 82, 25124 Brescia Umberto Bartocci, Via Gigliarelli 62, 06124 Perugia Adriano Rosellini, Strada delle Ferriere 111/b, 60010 S. Angelo di Senigallia (Ancona)
BIBLIOGRAFIA Abbiamo detto che non esistono veri e propri cataloghi del genere di quello presente, ma sono disponibili in italiano (oltre a quelli già citati) vari libri dedicati al mondo del giallo. Diamo un breve elenco di quelli più interessanti sotto il profilo della sistematicità, premettendo i tre testi di cui si è parlato in precedenza: - Dizionario Bibliografico del Giallo, tre volumi, più un’appendice integrativa al I volume, Pirani Bibliografica Editrice, Pontassieve, Firenze, 1994-1998; - Storia del "giallo" italiano, di L. Rambelli, Ed. Garzanti, Milano, 1979; - Le figure del delitto, a cura di R. Cremante, Ed. Grafis, Bologna, 1989; - l’unica reale guida, che presenta una selezione di autori importanti e delle loro opere migliori, è quella della Gammalibri, Milano, 1980: Guida al "giallo"; - con lo stesso nome di "guida", ma diversi come concezione, in quanto comprendenti vari articoli tematici, sono i due volumi della Milano Libri (1982 e 1983), Anonima Assassini e Anonima Assassine (Guida al giallo e all’altra metà del giallo), compilati da D. Winn. Esistono poi diverse storie o analisi critiche del giallo: - Il romanzo poliziesco, di S. Kracauer, Ed. Riuniti, Roma, 1984 (scritto negli anni ’20); - Breve storia del romanzo poliziesco, di A. del Monte, Ed. Laterza, Bari, 1962; - Il mondo del thriller, di R. Harper, Ed. Guida, Napoli, 1977; - Il romanzo giallo, di S. Benvenuti e G. Rizzoni, consulenza di A. Tedeschi, Ed. Mondadori, Milano, 1979; - Storia del giallo da Poe a Borges, di E.G. Laura, Ed. Studium, Roma, 1981; - Indagine sul giallo italiano, di M. Carloni, Ed. Porziuncola, Assisi, 1984; - Il punto su: Il romanzo poliziesco, di AA. VV., a cura di G. Petronio, Ed. Laterza, Bari, 1985; - Ai confini del giallo (Teoria e analisi della narrativa gialla ed esogialla), di A. Pietropaoli, Ed. Scientifiche Italiane, Napoli, 1986; - Delitti per diletto (Storia sociale del romanzo poliziesco), di E. Mandel, Ed. Interno Giallo, Milano, 1990. Molto utili - ancorché quasi irreperibili, perché pubblicati sotto forma di dispense allegate al Giallo Mondadori - sono infine la Piccola Enciclopedia del Giallo (1979), e gli analoghi due volumi de Il Dizionario dei Detectives (1980). ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI E DEI SIMBOLI Allo scopo di fornire immediatamente un’idea di come si presentano tipograficamente i diversi fascicoli di cui parleremo, si è pensato di indicare per ciascuno di essi un tipo "canonico", e particolarmente familiare, all’aspetto del quale si possa fare riferimento per analogia. - Formato P (piccolo): circa 13 cm per 9, esempio campione: "I Gialli del Cigno", Ed. Nicolli. - Formato M (medio): circa 18 cm per 12, esempio campione: "I Libri Gialli", Ed. Mondadori. - Formato Q (quaderno): circa 20 cm per 15, esempio campione: "I Romanzi della Sfinge", Ed. Salani. - Formato G (grande): circa 24 cm per 18, esempio campione: "Gialli Economici Mondadori", Ed. Mondadori. - Con il simbolo DA (dorso, o costa, alto) indicheremo i volumi di oltre 200 pagine; con DM (dorso medio) quelli con un numero di pagine compreso all’incirca tra le 100 e le 200; con DP (dorso piccolo) quelli con meno di 100 pagine. Con il simbolo SD (senza dorso) indicheremo i fascicoli di poche pagine, semplicemente spillati. - Le sigle LR e FD rimandano rispettivamente ai già citati volumi di Loris Rambelli e Le figure del delitto. NOTE 1 Vedi Bibliografia. 2 Si ringrazia tra l’altro esplicitamente questo studioso, per alcuni emendamenti apportati alla versione finale del presente testo, tramite la collaborazione di Tiziano Agnelli. 3 Vedi Bibliografia. 4 Vedi Bibliografia. 5 Catalogo generale della fantascienza in Italia: Vol. I: 1930/1979; Vol. II 1979-1982, Ed. Fanucci, Roma, 1979 e 1983. 6 A tale aspetto si accenna anche nella presentazione del citato FD, nel quale si dà però l’impressione che, se non per "uso di servizio", almeno "per obbligo di archiviazione", i reperti che cercheremo di catalogare siano di fatto reperibili ad esempio presso le Biblioteche Nazionali di Roma o di Firenze, circostanza questa quanto mai poco corrispondente alla realtà, sia pure per comuni utenti "non privilegiati". 7 Che fu l’anima della rivista L’Altra Letteratura, con la quale cercò di restituire dignità a un genere letterario spesso ingiustamente trascurato e sottovalutato. 8 Che diresse il periodico Il Giallo Italiano. 9 Una sua breve presentazione sotto forma di intervista, a cura di Lia Volpatti, è apparsa in appendice al N. 1000 della collana "Segretissimo" di Mondadori, 1984. |