Tess Gerritsen Magari chi non la conosce la evita: un cognome dall'aria scandinava che fa subito pensare all'ormai insopportabile piccineria di editori che pubblicano qualsiasi cosa il cui autore viva in quei civilissimi e freddissimi paesi. E invece no, Gerritsen è nata in California nel 1963 (da una famiglia di origini cinesi) e vive nel Maine, non lontano da Stephen King, peraltro estimatore della collega): ha per molto tempo fatto il medico e ad un certo momento ha deciso di provare a scrivere: ci dispiace per i suoi pazienti, ma siamo felici di questa scelta, perché si è rivelata un'autrice sorprendente. Visto il suo immediato successo è stata inevitabilmente paragonata a Patricia Cornwell, ma mentre la creatrice di Key Scarpetta si è inaridita dopo i primi bei libri, Gerritsen ha dimostrato di avere assai più fiato e creatività: va bene, la protagonista principale dei suoi romanzi, Jane Rizzoli, detective di Boston, è spesso affiancata da una patologa forense, Maura Isles, che ha varie assonanze con colleghi della medicina legale, tuttavia le due protagoniste si muovono in scenari decisamente originali; e le trame non sono basate sui soliti malvagissimi e astutissimi serial killer (che poi, nella realtà, sono tutt'altro che dei geni), ma si svolgono secondo direttrici spesso del tutto inusuali, e con un'ingegnosità affascinante. Naturalmente i produttori televisivi si sono subito buttati su questa coppia al femminile e hanno sfornato una serie, Rizzoli & Isles, che punta ad affiancarsi a quelle di primo piano e ben note: la strada scelta è quella del quasi completo affrancamento dalla penna di Gerritsen, epurando gli elementi cupi (Rizzoli brutta e con problemi familiari, Isles gelida, atmosfere livide) e virando (troppo) spesso sui toni della commedia. Insomma, potevano fare di meglio, accidenti.
Altri romanzi: il suo sito
da: http://liberidiscrivereblog.wordpress.com/ 02.02.2010 Ciao Tess. Grazie per aver accettato la mia intervista e benvenuta su Liberidiscrivere. Raccontaci qualcosa di te. Chi è Tess Gerritsen? Sono una viaggiatrice, un’esploratrice, e una persona curiosa che ama esplorare ogni sorta di argomenti nei suoi romanzi. Tu sei un medico. Perché sei diventata una scrittrice? Quando hai iniziato a scrivere? Sono stata una scrittrice prima di diventare un medico. Ho scritto il mio primo romanzo quando avevo sette anni, e da sempre ho voluto essere un narratrice di storie. Ma mio padre mi ha detto che non avrei mai potuto mantenermi se avessi fatto la scrittrice e mi consigliò di andare a medicina, dove almeno almeno avrei potuto costruirmi una vita. L’ho fatto, sono diventata un medico, ma la mia passione di raccontare storie non mi ha lasciato. Così, quando ho avuto il mio primo figlio, ho preso una pausa per il congedo di maternità e ho cominciato a scrivere di nuovo. Dopo diversi libri pubblicati, ho lasciato la medicina, e mi sono dedicata a tempo pieno ad essere una scrittrice. La carriera che ho sempre voluto avere! Cosa ne pensi delle eroine dei romanzi polizieschi contemporanei? Sempre vittime o femme fatale? Eroine può significare qualsiasi cosa, proprio come le donne possono essere qualsiasi cosa - eroine, cattive, vittime, o conquistatrici. Oggi non ci sono limiti a ciò che una donna immaginaria può compiere. Ho notato, però, che i libri con le vittime di sesso femminile tendono a vendere meglio che i libri con vittime maschili. Questo perché la stragrande maggioranza dei lettori sono donne. La mia teoria è che ogni lettore - uomo, donna o bambino - si identifica più profondamente con la vittima. Se pensiamo che potremmo essere attaccati e uccisi, ci sentiamo più coinvolti nella storia. Sei femminista? Potresti dirmi qualcosa sulla condizione della donna nella letteratura? Sì, mi considero una femminista. Anche se forse non consapevolmente trasmetto questo nelle mie storie, ma alle mie eroine capita spesso di essere realizzate e di successo, perché questo è il mondo che vedo intorno a me. In medicina, per esempio, la maggior parte degli studenti di medicina sono donne. Ho sempre avuto vicino donne molto intelligenti e di successo, che è il tipo di eroina che amo ritrarre. Raccontaci qualcosa della tua città. Qual è il tuo background? Sono cresciuta in California, nella città di San Diego, con genitori etnicamente cinesi. Ora vivo nello stato del Maine, nel nord-est, vicino al Canada. È un bel posto, con un litorale molto roccioso, e numerose foreste. È molto tranquillo qui, e la mia città ha solo circa 5.000 persone. Bisogna essere in grado di affrontare inverni molto freddi, e le persone qui sono molto indipendenti e autosufficienti. Quando non stai scrivendo, quali sono i tuoi modi preferiti di rilassarti? Amo viaggiare! Non c’è niente di meglio che prendere la valigia e volare in un posto nuovo. Amo anche suonare il violino, e molti miei amici sono musicisti. Una volta al mese, ci ritroviamo per una "jam session", in cui suoniamo insieme. Come hai preso l’idea per il tuo primo libro? HARVEST è stato il mio primo thriller, e aveva per tema il mercato nero degli organi umani. Ho avuto l’idea da un agente di polizia, che era stato in viaggio in Russia. Ha sentito dire che prendevano gli orfani per le strade di Mosca, e li spedivano in altri paesi, come donatori di organi. Ero così terrorizzata dall’idea che ho deciso di trasformarla in un romanzo poliziesco, che è diventato il mio primo grande bestseller. Quali sono state le tue prime influenze? I libri per bambini. Sono cresciuta amando i romanzi gialli per ragazzi di Nancy Drew, così come gli scrittori di fantascienza come Isaac Asimov e Ray Bradbury. Ma devo a mia madre il mio amore per la lettura, ha sempre letto con me, ogni sera prima di andare a dormire. Raccontaci qualcosa del tuo esordio. La tua strada verso la pubblicazione. Ho cominciato scrivendo romanzi d’amore, perché è un genere che amavo leggere. Dopo due romanzi inediti, ho venduto il mio terzo romanzo a Harlequin Intrigue: CALL AFTER MIDNIGHT, in cui una donna scopre che il marito morto aveva una vita segreta come spia. Ho scritto un totale di nove romanzi d’amore, e poi mi è venuta l’idea per il mio primo thriller medico, HARVEST. Che è stato il mio primo grande bestseller, e da allora ho scritto sempre thriller. Puoi dirci qualcosa sui tuoi libri? Quale è il tuo preferito? Questa è una domanda davvero difficile, perché amo ognuno dei miei libri. Direi che personalmente i miei favoriti sono THE BONE GARDEN e GRAVITY. Ma i miei fans sembrano amare di più THE SURGEON e VANISH. Chi sono i tuoi scrittori preferiti? Barbara Kingsolver e Stephen King. I tuoi personaggi di fantasia sono spesso molto simili a te? Ci sono pezzi autobiografici? Maura Isles è più simile a me. Siamo entrambe riservate, tranquille, e crediamo nella scienza. Altri piccoli dettagli della sua vita, da quale auto guida a quali vini preferisce, sono anche presi dalla mia vita. Lei è andata anche alla mia stessa università e alla mia scuola di medicina! Mi piacerebbe parlare di “The Surgeon“. Che tipo di ricerche hai fatto sui serial killer? Ho letto diversi libri di testo sulla psicologia dei serial killer, ma non ho consultato esperti in particolare. Ho sentito che la parte più importante per capire il personaggio è semplicemente quella di immaginare il mondo attraverso i suoi occhi. Se io sono un predatore, come faccio a guardare le altre persone? Come faccio ad analizzare una vittima? Come faccio a scegliere la mia preda? È tutta una questione di essere in grado di immergersi completamente nella personalità di qualcun altro. È stata un’esperienza sconvolgente, ma penso davvero di essere andata al cuore di chi "The surgeon". Jane Rizzoli è un personaggio interessante. Può raccontarci qualcosa su di lei? Lei è un po’ la somma di un certo numero di donne agenti di polizia che ho incontrato. Lavorano in una professione molto maschile, e devono essere molto forti e molto brave in quello che fanno per essere accettate. Mi sono divertita un sacco a creare Jane perché è così diversa da me. Lei è impulsiva, irascibile, e incredibilmente coraggiosa. Io non sono nessuna di queste cose. Così, quando scrivo dal punto di vista di Jane, devo far finta di essere qualcun altro. Raccontami qualcosa del tuo ultimo romanzo. ICE COLD (che sarà pubblicato negli Stati Uniti questa estate) è un libro di Jane e Maura. Durante un viaggio in Wyoming (nella zona occidentale degli Stati Uniti), lei e alcuni amici nel corso di una tempesta di neve devono mettersi al riparo in una città deserta dove tutta la gente è svanita. Ci sono ancora i pasti sui tavoli, e gli animali sono stati lasciati a morire di fame. Dove sono tutti? Maura si rende conto ben presto che qualcosa di terribile è accaduto agli abitanti. Ti piaciono i giallisti scandinavi? Cosa ne pensi di questo fenomeno? Stieg Larsson, Jo Nesbø? Ho familiarità solo con Stieg Larsson, così non posso davvero dire troppo sui giallisti scandinavi. Ma mi piace il fatto che il genere crime sia diventato internazionale, e si abbia la possibilità di vedere punti di vista che sono nuovi per noi negli Stati Uniti. Raccontami qualcosa di divertente su di te. Quando ero più giovane, amavo andare alle convention di Star Trek. Ho anche avuto un paio di orecchie di Vulcan! Ti piace la poesia? Chi è il tuo poeta preferito? Temo di non essere proprio una fan della poesia. Dico alle persone non sono abbastanza intelligente per capirla! Cosa stai leggendo in questo momento? Sto leggendo diversi altri autori, i cui libri saranno in uscita quest’anno. Hai molti fan. Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori? Rispondo a tutte le e-mail che mi mandano. Amo incontrare i miei fan. E regalo un numero infinito di segnalibri ad ogni lettore che mi manda una busta affrancata! Eventuali consigli per gli aspiranti scrittori? Leggere, leggere, leggere. La migliore cosa per uno scrittore, è vedere ciò che gli altri autori hanno prodotto. E quando si inizia a scrivere, non bisogna scoraggiarsi troppo facilmente. Non ho mai imparato a fermarmi e rivedere quanto ho scritto, ma è importante per scrivere tutto il percorso fino alla fine della storia. È impossibile sapere esattamente dove hai intenzione di andare fino a quando non hai scritto la prima bozza. Una vicenda può cambiare mentre si sta scrivendo la storia, e basta sentire la tua strada attraverso le tenebre. Nuovi progetti per versioni italiane dei tuoi libri? Io credo che i diritti italiani siano stati acquistati per tutti i miei thriller, e mi auguro solo di fare bene in Italia! Il tuo esordiente preferito? Di recente ho letto un romanzo crime meraviglioso dell’esordiente John Verdon intitolato THINK OF A NUMBER. Sarà pubblicato entro la fine dell’anno. Progetti di film tratti dai tuoi libri? Una serie TV con Rizzoli e Isles che inizieranno a trasmettere questa estate, sul canale TNT negli Stati Uniti: mi auguro che anche le emittenti straniere ne acquistino i diritti, in modo che i miei lettori in tutto il mondo possano vedere lo spettacolo! La star Angie Harmon interpreterà Jane, e Sasha Alexander (la nuora di Sophia Loren) farà Maura. Che cosa è la libertà per te? Essere in grado di cancellare tutti i miei impegni e prendere la valigia, e viaggiare in qualche luogo esotico. Sono stata in tutto il mondo, ma ci sono molti posti che ho ancora nella mia lista dei luoghi che ho bisogno di vedere. Stai scrivendo adesso? Può dirci qualcosa sul tuo nuovo romanzo? Ho appena finito il libro ICE COLD, e ho iniziato una nuova storia che ha a che fare con un assassinio di massa nella Chinatown di Boston. È un altro libro di Jane e Maura, ed esplora antichi racconti popolari cinesi e le arti marziali. Mi sto divertendo moltissimo!
da: http://corpifreddi.blogspot.com/
Corpi Freddi: In quest’ultimo romanzo edito in Italia, Rizzoli e Isles, si ritrovano divise dal destino e Rizzoli devecompiere una corsa contro il tempo per salvare Isles. Come nasce una trama come questa? Tess Gerritsen: Volevo mettere Maura (nome della Isles ndr) in una situazione in cui si trovasse a lottare per la propria vita, e anche portarla in un luogo a lei estraneo, un po' per metterla alla prova, per vedere cosa avrebbe fatto e come il suo personaggio potesse crescere e diventare più forte da quest' esperienza ed è venuto poi naturale che Jane (nome di Rizzoli ndr) andasse a cercare di salvarla perchè è sua amica ovviamente. Quindi ho voluto riportare in questo romanzo i temi dell'amiciza e della sopravvivenza. CF: Una delle critiche che leggo più spesso sul web quando parlano dei suoi libri è che tutti apprezzano le sue trame, mai scontate, complesse ed intriganti. Come si scrivono tutti questi libri senza mai esser scontata o ripetitiva? Qual è il suo segreto? TG: È un segreto [ride]. Non so in realtà come succeda però diciamo che inizio da un'idea e lascio che i personaggi prendano il sopravvento e si incamminino lungo la loro strada. Quindi non pianifico tutto a tavolino quando scrivo, lascio piuttosto che si verifichino delle complicazioni sulla scia del momento e in particolare cerco sempre di immaginare quale sia la cosa peggiore che possa succedere in quel preciso momento e la faccio succedere. CF: Nei suoi romanzi, la parte femminile è quasi sempre la parte positiva della trama mentre gli uomini hanno un aspetto quasi secondario se non quello di essere quasi sempre gli assassini. Che le abbiamo fatto di male? :D TG: [riiiiiide] Ma no! io voglio bene agli uomini, del resto sono sposata con lo stesso uomo da più di trent'anni [riiiide]. È che racconto la storia osservandola dalla prospettiva femminile e quindi cerco di vedere il mondo con gli occhi di una donna e molto spesso noi donne non capiamo necessariamente gli uomini, possono risultarci un po' misteriosi, quindi forse anche per questo non sono personaggi così vividi come quelli femminili. CF: In effetti forse sono troppi 30 anni con lo stesso uomo: ecco perchè forse ci odia tanto... TG: [ride] ti sentisse mio marito ti darebbe ragione [ride]. CF: Lei stessa è stata un medico. Durante un’intervista con un suo collega scrittore, Brian Freeman, ci siamo posti il problema di fin dove sia giusto o morale che un autore possa attingere da fatti conosciuti o di cronaca nera per poterci scrivere un romanzo. Come la pensa lei a riguardo? TG: Se è un qualcosa che è successo veramente fa parte semplicemente di quello che sono le fonti di ispirazione per uno scrittore. Più o meno penso che quasi tutti gli autori traggano ispirazione in un modo o nell'altro anche dalla cronaca, dalle notizie, e quindi non penso che sia sbagliato da un punto di vista morale. D'altra parte, se questi eventi sono arrivati alle cronache vuol dire che tutto il mondo li conosce. CF: Però so che lei si pone come paletto quello di non parlare di fatti di cronaca avvenuti su minori... TG: Si, ho dei limiti sicuramente, come ad esempio soffermarmi su fatti di cronaca che possano riguardare bambini a cui viene fatto del male o vengono uccisi o vengono molestati in qualsiasi modo. Cerco di evitare anche scene di crudeltà verso gli animali, proprio perchè mi sembrano gli esseri più impotenti rispetto la malvagità dell'uomo. È in effetti strano, però, che la maggior parte delle mia vittime siano donne, ma d'altra parte questo piace alle lettrici che si appassionano a queste storie perchè si identificano coi personaggi. CF: Siamo già al decimo romanzo tradotto in Italia ed è una delle poche scrittrici straniere ad avere un forte seguito di fans accaniti che aspettano con bramosia i suoi romanzi. Si sarebbe mai aspettata un tale successo all’estero? Addirittura tradotta in 31 lingue! Io nemmeno sapevo ci fossero 31 lingue al mondo. :D TG: Le lingue sono addirittura 37! [ride] No. in realtà non me lo sarei mai aspettato. Ho iniziato a scrivere quasi per caso ed era quello che avrei sempre voluto fare e la verità è che non smetterei mai di farlo nemmeno se non fossi pagata. Lo ritengo un miracolo che possa fare un mestiere che adoro fare e che mi da anche da vivere. CF: Tornando ai suoi fans. Secondo lei c’è differenza da ciò che pretendono i fans americani dai suoi libri da quelli di altri Paesi? TG: Non lo so in effetti come rispondere a questa domanda. So che i fans americani apprezzano anche l'elemento romantico ma non so come sia negli altri Paesi. Posso dirti che in America apprezzano anche i dettagli cruenti, quindi, se mancano, i libri perdono un po' di interesse. CF: Quanto pensa di esser cambiata dal punto di vista della Tess Gerritsen autrice dall’inizio della sua carriera ad oggi? Ha modificato le sue modalità di scrittura? I suoi orari? I metodi di ricerca? TG: Penso di continuare a scrivere come prima, di non esser cambiata in questo senso. Comincio sempre dalla pagina bianca ed inizio la prima stesura con carta e penna e ho bisogno ancora di diverse stesure successive alla prima. Quando scrivo non ho mai ben delineato tutta la trama nella mente. Il cambiamento principale è che sono più a mio agio con l'intero processo narrativo, quindi, avendolo già fatto 23 volte, so cosa ha funzionato prima e cosa può funzionare dopo. Diciamo che la maggior sicurezza è l'unico elemento che ho acquisito con l' esperienza. CF: Ammazza! 23 sono davvero tantissimi e spero che la Longanesi si sbrighi a pubblicare il resto. TG: [rideee] Dobbiamo chiederlo a loro! CF: Come spesso accade in America, quando una serie di libri diventa importante nelle vendite, i colossi televisivi ne fanno una serie tv. Cosa ne pensa della serie TV ispirata a Rizzoli e Isles? Partecipa anche lei alla stesura delle sceneggiature? TG: non sono stata coinvolta direttamente nella stesura delle sceneggiature perchè c'è un team di sceneggiatori che se ne occupa. Conosco gli autori, conosco i produttori e mi fido di loro. Per quanto riguarda il risultato, direi che è leggermente diverso rispetto ai miei libri. Per esempio, Jane Rizzoli è una bellissima donna nella serie tv, cosa diversa invece nei miei libri, anche se il personaggio televisivo sembra quasi esserne inconsapevole e poi Rizzoli e Isles sono amiche fin dall'inizio nella serie tv. Altre differenze è che nella serie tv c'è molto più umorismo e forse hanno puntato ad un target più femminile. Credo inoltre che queste modifiche siano state fatte per rendere il prodotto televisivo più appetibile al pubblico, considerato pure che non sempre il pubblico che legge i libri è lo stesso che guarda la tv, anche se devo ammettere che la serie televisiva ha portato molti lettori nuovi ai miei libri. CF: Grazie mille per il tempo dedicatoci. TG: Non ringraziatemi, io mi sono divertita tantissimo. |