Alan Bradley (Toronto, 1938) ha lavorato a lungo nel settore dell'ingegneria elettronica televisiva, ha insegnato, ma per nostra fortuna in tenera età si è dedicato esclusivamente alla letteratura.
Appassionato di Sherlock Holmes, insieme all'amico William Sarjeant nel 2004 ha provocato un notevole scalpore ipotizzando che il celebre detective fosse una donna: Ms. Holmes of Baker Street.
Tom Sawyer e Huck Finn, Oliver Twist, Kim, Bastiano Baldassarre Bucci, e qualcun altro (Pinocchio resta naturalmente super omnes): personaggi indimenticabili, tanto più straordinari quanto lontani dagli insopportabili
protagonisti
di film e libri in cui il solito superragazzino risolve situazioni impossibili e magari salva il mondo.
Insomma, diffidare non poco degli adolescenti al centro di improbabilissime avventure.
Ma ecco che arriva una figuretta
irresistibile e sconcertante: l'undicenne Flavia de Luce, aristocratica e anticonformista, rispettosa e sovversiva, ingenua e astutissima, fragile e determinata, fredda e vulcanica, e altro ancora.
E la troviamo in una bellissima serie di "gialli all'inglese". La faccenda è nota a tutti: thè a fiumi, giardini ordinati, biblioteche e boiserie, cortesia e buone conversazioni, lo Yard saggio e provvidenziale. E tutta la relativa paccottiglia che a suo tempo Hammett e Chandler hanno giustamente buttato nel cesso.
Anche se leggere Agatha Christie è ancora un piacere, sempre che si abbia cura di
non confondere le sue magnifiche trame con la realtà. Che ritroviamo, brutta sporca e cattiva, in autori britannici (o quasi) che si sono appunto scrollati di dosso le atmosfere inverosimili e consolatorie: Banville, Bolton, Cleeves, Deighton, French, George, le Carré, Raymond, e non molti altri.
Che dire, dunque, di un canadese che riesce a riprendere
tutti gli ingredienti Old England stravolgendoli allegramente?
Gli elementi ci sono tutti: la vecchia e fatiscente dimora, oscuri segreti familiari, il quieto villlaggio, il vicario bonaccione, l'ispettore in gamba (ma non come Flavietta!), la nebbia agli irti colli, e pure galloni della deplorevole bevanda coloniale; e la temibile - culinariamente - cuoca e l'austero maggiordomo (in realtà il personaggio più delicato e sfuggente) che accudiscono amorevolmente il rigido e vedovo colonnello in pensione e le sue graziose figlie comme il faut.
Ma luoghi e personaggi rivelano subito un'anima assai lontana dai cliché:
con piccoli tratti, garbate citazioni (assai numerose ma disseminate con pudore e sottigliezza, a differenza di Pastor e Tuzzi), guizzi sotto traccia, Bradley mescola le carte come il più abile e meno enfatico dei prestigiatori, con una formidabile arguzia chimica.
Già, perché la piccola e ciclonica Flavia è nientemeno che un precoce genio della chimica, e dunque dell'analisi e della deduzione, e sono irresistibili i suoi dilemmi, i picchi d'intelligenza con cui risolve intricati delitti, il candido materialismo, l'esuberante frequentazione di cadaveri in putrefazione, l'incontenibile passione per i veleni.
Ciò che inevitabilmente conquista in Flavia e le sue pur improbabili avventure
è la straordinaria ironia in cui sono avvolte le storie e che rende la piccola de Luce un personaggio unico.
Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli (The Sweetness at the Bottom of the Pie) Mondadori, 2009; Sellerio, 2016
La morte non è cosa per ragazzine (The Weed that Strings the Hangman's Bag) Mondadori, 2010; Sellerio, 2017
Aringhe rosse senza mostarda (A Red Herring Without Mustard), Sellerio, 2011
Il Natale di Flavia de Luce (I Am Half-Sick of Shadows), Sellerio, 2011
A spasso tra le tombe (Speaking from Among the Bones) Sellerio, 2013
Lo strano caso del cadavere di rame (The Curious Case of the Copper Corpse), in La scuola in giallo, Sellerio, 2014
Un segreto per Flavia de Luce (The Dead in Their Vaulted Arches), Sellerio, 2015
Flavia de Luce e il cadavere nel camino (As Chimney Sweepers Come to Dust) Sellerio, 2016
Un posto intimo e bello (The grave's a fine and private place) Sellerio, 2020
Le trecce d'oro dei defunti (The Golden Tresses of the Dead) Sellerio, 2022
Trisha Ping
Scegli il tuo veleno: torna l'indomita eroina di Alan Bradley
Quanti settantenni possono anche fregiarsi del titolo di romanziere d'esordio più venduto? Ne conosciamo almeno uno: l'autore canadese Alan Bradley, il cui primo romanzo (dopo due progetti di saggistica), The Sweetness at the Bottom of the Pie, èdiventato un passaparola all'inizio del 2009. Ambientato in Gran Bretagna subito dopo la guerra mondiale II e interpretato da Flavia de Luce, una ragazzina di 11 anni estremamente intelligente con un talento per la chimica e un naso per il mistero, il libro è stato nominato per una manciata di premi e ha conquistato il cuore di più di una manciata di lettori. Ora Bradley ha rilasciato il secondo giallo di Flavia de Luce, The Weed that Strings the Hangman's Bag . Questa volta Flavia sta indagando sull'omicidio di un burattinaio itinerante la cui morte potrebbe trascinare uno scheletro dall'armadio della sua piccola comunità inglese.
Abbiamo contattato Bradley, che ora vive a Malta con la sua famiglia, per saperne di più sulla serie, sulla sua ispirazione per Flavia e sui molti motivi per cui le donne sono detective migliori degli uomini.
Hai detto che Flavia si è presentata mentre stavi scrivendo un altro romanzo e ha "dirottato il libro". Cosa c'era in lei che ha acceso la tua immaginazione? I bambini come Flavia esistono ancora oggi?
Ho adorato l'entusiasmo incondizionato di Flavia: quel potente senso di sé che a volte possono avere gli undicenni. Quello e l'intensa concentrazione. Credo che i bambini di quel calibro non siano cambiati affatto nel corso degli anni, perché tendono a non essere molto influenzati dalle richieste esterne alla loro attenzione.
A 71 anni ti sei mai preoccupato di trovare la voce di una ragazzina di 11 anni?
No. Dev'essere rimasto molto dell'undicenne Alan Bradley dentro di me!
Cresciuto in Canada negli anni '50, la tua infanzia è stata in qualche modo simile a quella di Flavia?
Suppongo che lo fosse, nel senso che, da bambino, sono rimasto molto solo. E mi piace pensare di avere quel tipo di entusiasmo ardente. La mia passione erano le lenti e gli specchi: amavo giocare con la luce.
Non eri mai stato in Inghilterra prima di scrivere il primo libro di Flavia de Luce: come hai creato un ambiente così suggestivo?
Sono cresciuto in una famiglia di espatriati inglesi che non hanno mai smesso di parlare di "tornare a casa". I libri sull'Inghilterra sono sempre stati una lettura preferita: ne ho una meravigliosa collezione!
Flavia sa molto di più sulla scienza rispetto alla tua media interpolazione: è così che dà un senso al mondo. Era già un tuo interesse o hai dovuto studiare per scrivere il libro? Perché hai scelto la chimica come ossessione di Flavia?
Ho scelto la chimica perché è una materia di cui non so assolutamente nulla.Come ho detto prima, Flavia sa tutto quello che c'è da sapere sulla chimica, mentre quello che ne so io potrebbe essere messo in un ditale con spazio per un dito. Sto imparando, però! In realtà ho imparato ad amare studiare antichi libri di chimica.
I diritti del primo romanzo di Flavia de Luce sono stati venduti in diversi paesi. Qual è la tua copertina preferita? Come ci si sente ad essere un successo internazionale? E hai in programma qualche tour pubblicitario all'estero per il libro n. 2?
I diritti per il primo libro della serie, The Sweetness at the Bottom of the Pie sono stati venduti in 31 paesi, e per The Weed That Strings the Hangman's Bag , in 19, finora. Amo tutte le copertine, ma per ragioni diverse. L'edizione americana, di Delacorte Press, ha fissato uno standard incredibilmente alto a cui ogni altro paese ha aspirato. Ho visto solo oggi la copertina turca ed è mozzafiato.
È bello sapere che così tanti lettori amano Flavia così ferocemente. Ho anche sentito parlare di un paio di donne di Washington che hanno formato la Flavia de Luce Adoration Society!
Quando incontro i fan di Flavia trovo spesso che abbiamo molto in comune, quindi è estremamente gratificante sapere che è stata accolta in una compagnia così compatibile.
Oltre al prossimo tour in Canada e negli Stati Uniti, visiterò Londra ad aprile, con due viaggi in Germania previsti per la fine dell'anno.
Sei anche il coautore di Ms. Holmes of Baker Street , un libro che presenta l'ipotesi che Sherlock Holmes fosse una donna. Pensi che le donne siano più adatte alla rilevazione rispetto agli uomini?
Sì. Sono sorpreso che nessuno l'abbia mai notato prima. Le donne sono attrezzate dalla natura per il compito: ad esempio hanno un olfatto, un udito, un tatto e un gusto migliori degli uomini. Ciò che è straordinario in un uomo è comune in una donna: a volte è chiamato "intuizione", ma è davvero una sorta di potere segreto del cervello. Se più detective fossero donne ci sarebbero meno crimini irrisolti.
Hai pianificato sei romanzi di Flavia, senza rivelare troppo, come vedi cambiare il personaggio nel corso della serie? Come è cambiata tra i libri 1 e 2?
Dal momento che il secondo libro è ambientato appena un mese dopo il primo, Flavia non cambia molto. Ma sta sicuramente crescendo mentre impara sempre di più sul suo posto nel mondo. E non è tutto piacevole.
Quali libri ti piacevano da bambino?
Ero un lettore precoce. Le mie due sorelle maggiori mi hanno insegnato a leggere prima di andare all'asilo, e una volta che mi sono fatta strada tra Huckleberry Finn e la serie di libri di Mark Twain che mia madre possedeva, ho letto qualsiasi cosa su cui potevo mettere le mani. Una delle mie sorelle aveva una copia di di James Joyce Ulisse . Non lo capivo, ma mi piacevano le parole. Dopo Ulisse , Dick e Jane erano noiosissimi.
Quali scrittori di gialli ti hanno influenzato?
Dorothy L. Sayers, Sir Arthur Conan Doyle, Ngaio Marsh, Agatha Christie e anche molti dei romanzieri gialli che scrivevano negli anni '60 e '70, come Laurence Meynell, Peter Lovesey, Catherine Aird, l'elenco potrebbe continuare all'infinito .
Qual è il futuro di Flavia?
Attualmente sto lavorando al terzo libro, che si chiamaA Red Herring Without Mustard. Non posso dire molto a riguardo se non che è coinvolta una carovana di zingari e che Flavia si imbatte in un omicidio particolarmente raccapricciante.Adoro quella parola, "raccapricciante", vero?