Ruggero Grieco


Ruggero Grieco nacque a Foggia il 19 agosto 1893 da Giovanni e Teodolinda Pomarici.
Nel 1912 aderì al circolo giovanile socialista svolgendo attività nella Lega dei braccianti.
Nell'autunno dello stesso anno, dopo essersi iscritto alla Scuola superiore di agricoltura di Portici, si trasferì a Napoli. Qui divenne redattore del settimanale «Il Lavoro» e partecipò alla fondazione del giornale «Il Socialista». Dopo la morte della madre, nel settembre 1913 si trasferì a Roma dove lavorò come pubblicista. Dal 1915 al 1918 partecipò alla I guerra mondiale.

Nel 1919 aderì alla frazione astensionista del PSI e alla fine dell'anno entrò nella direzione con l'incarico di segretario della segreteria, divenendo così uno dei collaboratori più autorevoli di Amadeo Bordiga. Nell'autunno 1920 partecipò al congresso di Imola; al congresso di Livorno venne eletto membro del Cc e del Ce del PCdI.

Dopo il trasferimento della direzione del partito da Milano a Roma, fu responsabile della sezione organizzazione. 
Nel dicembre 1922 venne arrestato e subito rilasciato; arrestato nuovamente nel marzo 1923 fu implicato nel processo ai dirigenti comunisti. Uscito dal carcere, dopo l'assoluzione data dal Tribunale di Roma a tutti gli imputati per mancanza di prove, nell'ottobre dello stesso anno ricevette da Gramsci l'incarico di organizzare la sezione agraria presso il Cc e, insieme a Di Vittorio, avviò il lavoro di fondazione dell'Associazione di difesa dei contadini poveri, del cui giornale, «Il Seme», divenne direttore. Nel 1924 si recò per la prima volta in Urss come membro della delegazione del PCdI al V congresso dell'Ic. Nello stesso anno venne eletto deputato al Parlamento, carica che mantenne fino alla dichiarazione fascista di decadenza dei deputati dell'opposizione. 


Nel 1925 partecipò al Il pIenum dell'internazionale contadina. Nel 1926 prese parte al III congresso del PCdI nel quale fu relatore sull'attività agraria del partito. Rieletto nel Cc, venne chiamato a far parte dell'ufficio politico. Sono di questo periodo la stretta collaborazione con Gramsci per l'elaborazione delle tesi Il lavoro contadino nel Mezzogiorno, approvate dalla conferenza meridionale del PCdI (Bari, 12 settembre 1926) e l'incontro con Guido Miglioli, deputato del Partito popolare e dirigente delle leghe bianche nel Cremonese. 
Alla fine del 1926 G. si recò in Svizzera dove venne arrestato insieme a Togliatti. Rilasciato, si trasferì in Francia, paese dal quale era stato espulso alcuni mesi prima per un comizio non autorizzato a Nizza. 

Nell'ottobre del 1927 venne processato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato in contumacia a 17 anni e 6 mesi di reclusione. Relatore sul tema "Come bisogna lottare per abbattere il fascismo" alla II Conferenza clandestina del partito, al VI congresso dell'lc venne eletto membro candidato del Ce. Dall'aprile 1929 all'agosto del 1930 rappresentò il PCdI presso il Ce e diresse l'ufficio America latina. Rientrato a Parigi, nell'aprile del 1931 al IV congresso del PCdI venne confermato membro del Cc e dell'Ufficio politico.

Nel periodo di soggiorno in Francia svolse attività dirigente in diversi settori: politica contadina, questioni agrarie, propaganda, questioni ideologiche; alla fine del 1934, dopo la partenza di Togliatti per Mosca, divenne Segretario del partito.
Nel 1935 al VII congresso dell'Internazionale fu eletto membro effettivo del Ce e membro candidato del presidium. Nel 1937 al plenum del presidium ricevette una critica politica e venne sostituito alla segreteria del partito da Giuseppe Berti, rimanendo però membro dell'Ufficio politico.
Nel marzo 1940 partì per Mosca e qui, fino all'autunno
1944, lavorò a Radio Mosca, redattore della sezione italiana anche durante l'assedio nazista.

Rientrato in Italia, nell'autunno del 1944 fu nominato Alto commissario aggiunto per l'epurazione e venne chiamato a dirigere la sezione propaganda del partito. 
Al V congresso nazionale del PCI fu eletto membro effettivo del Cc e membro candidato della direzione; al VI e al VII Congresso fu confermato nel Cc, tornò ad essere membro effettivo della direzione e gli venne assegnata la direzione della sezione agraria. Nel 1947 fu uno degli animatori della Costituente della terra e partecipò alla costituzione del Fronte del Mezzogiorno e delle Assise del Mezzogiorno. 

Nel 1945 tornò in Parlamento come consultore nazionale; eletto all'Assemblea Costituente, come membro della commissione dei 75 si occupò in particolare delle questioni agrarie e delle questioni dell'autonomia regionale. Nel 1948 divenne senatore di diritto e fu rieletto nel 1953.
Nello stesso anno cominciò a dirigere la rivista «Riforma agraria». Nel dicembre 1954 diede vita al comitato promotore per l'Alleanza nazionale dei contadini, la cui assemblea costitutiva che si tenne il 12 maggio 1955, lo elesse alla presidenza. Nel gennaio 1955 fu relatore alla IV conferenza nazionale del PCI sul tema "La crisi della agricoltura italiana e la lotta per la riforma agraria in difesa dei contadini". 

Nel luglio del 1955, nel corso di una manifestazione dei contadini a Massa Lombarda, venne colpito dal malore in seguito al quale si spense il 23 dello stesso mese.

scheda a cura di Chiara Daniele per l'Istituto Gramsci

su di lui: Michele Pistillo, Vita di Ruggero Grieco, Ed. Riuniti, 1985