Antonio Gramsci

Elementi di politica

Crisi di autorità

[Q 3, p. 311]

L’aspetto della crisi moderna che viene lamentato come “ondata di materialismo” è collegato con ciò che si chiama “crisi di autorità”. Se la classe dominante ha perduto il consenso, cioè non è più “dirigente”, ma unicamente “dominante”, detentrice della pura forza coercitiva, ciò appunto significa che le grandi masse si sono staccate dalle ideologie [1] tradizionali, non credono più a ciò in cui prima credevano ecc. La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere; in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati.


[1] Il termine ideologia, coniato alla fine del sec. XVIII dal filosofo francese De Tracy, viene adoperato con significati assai diversi: qui sta a indicare un complesso di idee rispetto alla vita sociale e politica. In realtà per Marx l'ideologia è tutt’altro: un’illusione che protegge se stessa nel suo essere tale e che tale vuole rimanere; questa visione distorta del reale, questa falsa coscienza, non è tanto menzogna consapevole, quanto automistificazione, autoinganno dettato dalla paura della realtà, visione di comodo delle cose. Lo stesso G. scrive: “Comprendere e valutare realisticamente la posizione e le ragioni dell’avversario significa appunto essersi liberato dalla prigione delle ideologie (nel senso deteriore di cieco fanatismo ideologico).” Q 10, p. 1263 (MS, p. 25). E Lenin: “Scambiare il proprio desiderio, la propria posizione ideologica e politica per una realtà obiettiva, è l’errore più pericoloso per dei rivoluzionari.” Due tattiche della socialdemocrazia, in Opere complete, Ed. Riuniti, 1966, vol. 9, p. 46.