Antonio Gramsci
Elementi di politica
Alcune cause d’errore |
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[Q 3, p.
310 (MAC, p. 202)]
Un
governo, o un uomo politico, o un gruppo sociale applica una disposizione
politica od economica. Se ne trae troppo facilmente delle conclusioni
generali d’interpretazione della realtà presente
e di previsione sullo sviluppo di questa realtà. Non si
tiene abbastanza conto del fatto che la disposizione applicata,
l’iniziativa promossa, ecc., può essere dovuta a
un errore di calcolo, e quindi non rappresentare nessuna “concreta
attività storica”. Nella vita storica come nella
vita biologica, accanto ai nati vivi, ci sono gli aborti. Storia
e politica sono strettamente unite, sono anzi la stessa cosa,
ma pure occorre distinguere nell’apprezzamento dei fatti
storici e dei fatti e atti politici. Nella storia, data la sua
larga prospettiva verso il passato e dato che i risultati stessi
delle iniziative sono un documento della vitalità storica,
si commettono meno errori che nell’apprezzamento dei fatti
e degli atti politici in corso. Il grande politico perciò
non può che essere “coltissimo”, cioè
deve “conoscere” il massimo di elementi della vita
attuale; conoscerli non “librescamente”, come “erudizione”,
ma in modo “vivente”, come sostanza concreta di “intuizione”
politica (tuttavia perché in lui diventino sostanza vivente
di “intuizione” occorrerà apprenderli anche
“librescamente”).
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