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Delitti di mafia |
qui ricordiamo solo gli episodi più noti, ma purtroppo
la lista dei
morti
è molto più lunga
2/9/1943: a San Giuseppe Jato, Salvatore
Giuliano, un contadino dedito alla borsa nera, uccide
il carabiniere Antonio Mancino il quale aveva intercettato i
suoi traffici.
1944
- 1966: lotta per l'occupazione delle terre contro
la mafia che spalleggia gli agrari: sono 38
i sindacalisti uccisi
dalla mafia (tra essi: 1944 Andrea
Raja, 1945 Nunzio Passafiume, 1947 Accursio Miraglia, 1948
Placido Rizzotto, 1955 Salvatore Carnevale, 1960 Paolo
Bongiorno, 1966 Carmelo Battaglia).
1/5/1947: massacro di Portella della Ginestra (collina
vicino Palermo): la banda di S. Giuliano apre il fuoco su una folla
di contadini che celebra la festa del lavoro: 11 morti e 56 feriti.
30/3/1960: commissario Cataldo Tandoy (provincia di Agrigento).
30/6/1963: strage di Ciaculli. Un'automobile carica
di tritolo uccide sette tra poliziotti, carabinieri e artificieri.
16/9/1970: Mauro De Mauro, redattore del quotidiano L'Ora,
rapito a Palermo e mai più ritrovato.
5/5/1971: Pietro Scaglione, Procuratore della
repubblica di Palermo e il suo autista Antonino Lo Russo: per la
prima volta nel dopoguerra la mafia colpisce un tutore della legge.
20/8/1977: il colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e
l'insegnante Filippo Costa vengono uccisi mentre passeggiano nei
boschi della Ficuzza.
9/5/1978: Giuseppe Impastato, militante antimafia.
Il boss Tano Badalamenti ne ha ordinato l’eliminazione
per le accuse che gli rivolgeva dai microfoni di una radio locale.
26/1/1979: a Palermo il cronista del Giornale
di Sicilia Mario Francese.
12/7/1979: a Milano viene ucciso Giorgio Ambrosoli,
avvocato liquidatore dell'impero economico di Michele Sindona,
legato a Cosa Nostra.
21/7/1979: Boris Giorgio Giuliano, capo della
Squadra Mobile di Palermo.
25/9/1979: a Palermo il giudice istruttore Cesare Terranova e
il suo autista, il maresciallo di polizia Lenin Mancuso.
6/1/1980: il presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella.
4/5/1980: a Monreale (Palermo) il capitano dei carabinieri Emanuele
Basile.
6/8/1980: Gaetano Costa, procuratore capo di Palermo:
aveva appena firmato sessanta ordini di cattura contro altrettanti
mafiosi, dopo che i suoi sostituti si erano rifiutati di farlo.
30/4/1982:
Pio La Torre, segretario del PCI
siciliano e
il suo autista Rocco Di Salvo. Il giorno dopo il generale
dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa è nominato prefetto
di Palermo.
16/6/1982: agguato al furgone che stava trasportando Alfio Ferlito
dal carcere di Enna a quello di Trapani. Oltre al boss catanese,
muoiono tre carabinieri di scorta e l’autista del mezzo.
3/9/1982: Palermo, strage di via Carini. Il prefetto Carlo
Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti
Carraro e Domenico Russo, l'autista che li seguiva sull'auto di
servizio.
25/1/1983: Giangiacomo Ciaccio Montalto, giudice
a Trapani.
13/6/1983: Monreale (Palermo). Il capitano dei carabinieri
Mario D'Aleo, comandante della locale compagnia. Con lui muoiono
l’appuntato Bonmarito e il carabiniere Marici. D’Aleo
aveva preso il posto del cap. Basile.
29/7/1983: autobomba di via Pipitone Federico (Palermo) muoiono
il capo dell’ufficio istruzione del tribunale Rocco Chinnici,
due carabinieri della scorta e il portiere dello stabile Stefano
Li Sacchi.
5/1/1984: a Catania, Giuseppe Fava, fondatore
del settimanale I
Siciliani.
2/12/1984: Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia, viene ucciso
appena uscito dal manicomio dove era stato rinchiuso.
2/4/1985: Barbara Asta e i suoi due figli
muoiono al posto del giudice Carlo Palermo, bersaglio dell'attentato
lungo il tratto stradale Pizzolungo-Trapani.
28/7/1985: Beppe Montana, capo della squadra catturandi
della Questura di Palermo.
5/8/1985: Antonino Cassarà, vicequestore
a Palermo e l’agente
Roberto Antiochia.
12/1/1988: Giuseppe Insalaco, sindaco di
Palermo, avversario politico di Lima e Ciancimino:
aveva apertamente denunciato i condizionamenti dei vari comitati
d'affari sul Comune.
14/1/1988: a Palermo Natale Mondo, l’agente di
polizia sopravvissuto all’agguato in cui avevano perso la
vita Cassarà e Antiochia.
25/9/1988: lungo la strada che porta da Canicattì a Palermo
vengono assassinati il presidente di Corte d'Appello di Palermo
Antonino Saetta e il figlio Stefano. Aveva condannato
in appello i capimafia Michele e Salvatore Greco per l'attentato
a Rocco Chinnici ed i killer del capitano Emanuele Basile,
assolti in primo grado (ma il processo era stato annullato dalla
Cassazione); si apprestava a presiedere l'appello del maxiprocesso.
27/9/1988:
a Trapani Mauro Rostagno, giornalista
e sociologo.
19/6/1989: sulla scogliera dell’Addaura (Palermo) viene trovato
un ordigno destinato a Giovanni Falcone, la cui villa delle vacanze
si trova poco distante.
21/9/1990:
Rosario Livatino, 38 anni, Sostituto
Procuratore della repubblica ad Agrigento.
9/8/1991: Antonio Scopelliti,
sostituto procuratore in Cassazione. Da lì a poco avrebbe
dovuto sostenere l'accusa nel primo maxi-processo a Cosa nostra.
29/8/1991: Libero Grassi, imprenditore che rifiuta
di pagare il pizzo agli esattori della mafia.
23/5/1992: strage di Capaci (sull'autostrada Palermo-Punta
Raisi): Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo,
anche lei magistrato e gli agenti di scorta Antonio Montinaro,
Rocco Di Cillo e Vito Schifani; superstite l'agente Giuseppe Costanza
che viaggiava sull'automobile guidata da Falcone.
19/7/1992: strage di via D'Amelio (Palermo),
il giudice Paolo Borsellino e gli agenti
Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina
ed Emanuela Loi. 8/1/1993:
a Barcellona (Messina) Beppe Alfano,
giornalista del quotidiano La Sicilia.
14/5/1993: a Roma, esplode un’autobomba in via Fauro al passaggio
dell’auto con a bordo Maurizio Costanzo.
27/5/1993:
a Firenze, esplode un’autobomba in via dei Georgofili:
cinque morti.
27/7/1993: a Roma, un’autobomba esplode nel piazzale antistante
il vicariato, dietro la basilica di San Giovanni in Laterano. Poco
dopo un’altra autobomba esplode davanti alla chiesa del Velabro.
Lo stesso giorno, a Milano, un’autobomba provoca cinque
morti: quattro vigili urbani accorsi sul posto e un extracomunitario
che dormiva su una panchina.
15/9/1993: padre Pino Puglisi, parroco
della chiesa di San Gaetano a Brancaccio (quartiere di Palermo).
8/10/1998: il sindacalista Domenico Geraci.
2008: si può non definire mafiosi gli esponenti del centrodestra che vogliono cambiare il nome dell'aeroporto di Comiso, intestato a Pio La Torre? |