Anche a Catania si svolge lo sciopero generale contro il governo Tambroni, e la partecipazione è massiccia.
Le forze di polizia intervengono in gran numero e attaccano i manifestanti con lancio di lacrimogeni: un giovane disoccupato, Salvatore Novembre, rimane isolato e i poliziotti prima lo massacrano a manganellate e poi lo finiscono a colpi di pistola.
Le cariche e i rastrellamenti si susseguono a lungo, e molti lavoratori rimangono feriti e/o vengono arrestati.
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