I Trattati di Roma


I Trattati di Roma rappresentano il momento costitutivo delle Comunità Europee.


Due trattati

Dopo il fallimento della Comunità Europea di Difesa i ministri europei continuarono a lavorare al progetto di integrazione europea; in particolare, le proposte relative ad un'unione doganale ed alla produzione di energia atomica, elaborate durante la Conferenza di Messina del giugno 1955 diedero nuovo impulso al progetto e prepararono i lavori che portarono alla firma dei Trattati di Roma.

Difatti i due trattati, firmati a Roma il 25 marzo 1957, istituirono e disciplinarono, rispettivamente, la:

  • Comunità Economica Europea (CEE) e la
  • Comunità Europea dell'Energia Atomica (CEEA o Euratom)
ed entrarono in vigore il 1 gennaio 1958.

I trattati furono sottoscritti dai rappresentanti dei sei paesi fondatori: Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda, Repubblica Federale Tedesca.
La cerimonia si tenne solennemente in Campidoglio, nella sala degli Orazi e Curiazi del Palazzo dei Conservatori, la stessa dove il 29 ottobre 2004 i rappresentanti dei 25 Paesi membri dell'Unione Europea hanno firmato la Costituzione per l'Europa.

I Trattati di Roma prevedevano, tra l'altro, l'istituzione dell'Assemblea parlamentare europea, composta da 142 deputati nominati dai parlamenti dei sei paesi membri della Comunità. La sessione costitutiva di questo organo, avente a quel tempo solo funzioni consultive, si tenne a Strasburgo il 19 marzo 1958, sotto la presidenza di Robert Schuman. Soltanto nel 1962, l'Assemblea avrebbe assunto il nome di Parlamento europeo e, solo nel 1979, si sarebbero svolte le prime votazioni a suffragio universale diretto per l'elezione dei suoi membri.

Trattato istitutivo della CEE

Usualmente con Trattato di Roma si indica, invece, il solo trattato istitutivo della Comunità Economica Europea. Questo trattato prevedeva:

  • l'eliminazione dei dazi doganali tra gli Stati Membri;
  • l'istituzione di una tariffa doganale esterna comune;
  • l'introduzione di politiche comuni nel settore dell'agricoltura e dei trasporti;
  • la creazione di un Fondo Sociale Europeo;
  • l'istituzione della Banca Europea degli Investimenti;
  • lo sviluppo della cooperazione tra gli Stati Membri.
Per raggiungere questi obiettivi il trattato pone alcune linee guida e definisce il quadro per l'attività legislativa delle istituzioni comunitarie, in particolare riguardo alla politica agricola comune (articoli 38-43), la politica dei trasporti (articoli 74-75) e una politica commerciale comune (articoli 110-113).

Il mercato comune basato su quattro libertà fondamentali: libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali, che avrebbe dovuto realizzarsi in un periodo di dodici anni, in tre fasi successive (articolo 8).

Trattato Euratom

Il trattato Euratom fu, inizialmente, elaborato per coordinare i programmi di ricerca dei Paesi aderenti al fine di promuovere un uso pacifico dell'energia nucleare. Esso mira alla condivisione delle conoscenze, delle infrastrutture e del finanziamento dell'energia nucleare.

Questo trattato non ha mai subito modifiche ed è attualmente in vigore. Solo il trattato costituzionale dell'UE prevede alcune modifiche, di natura finanziaria e istituzionale, da apportare al trattato Euratom nel "protocollo che modifica il trattato Euratom" allegato alla Costituzione.