Angela Carter

Angela Olive Carter è una delle maggiori innovatrici del genere gotico e fantastico nel secondo Novecento. Nata nel 1940 a Eastbourne, nel Sussex, ha studiato letteratura inglese presso l'università di Bristol; è morta di cancro nel 1992.
Carter è stata saggista e giornalista, ha curato antologie di fiabe e racconti fantastici, ha scritto radiodrammi. Ha inoltre insegnato in Australia e in alcune Università deegli Stati Uniti.
Dominano nei suoi romanzi il gusto per il fantastico e la fiaba, la carnalità, l'ironia che sconfina a volte nella comicità consapevolmente sboccata.
Nel racconto La signora della casa dell'amore un giovane scambia una fanciulla-vampiro per una povera ragazza un po' mitomane e malata di fotofobia.
Amore scritto nel 1969 e poi ripreso nel 1987 vede una donna vittima (negli altri romanzi sono sempre donne trionfanti e positive); i temi sono quelli dell'amore come impossibilità, della morte come rivolta estrema, il mondo come follia senza rimedio. Nella postfazione, scritta nel 1987, Carter suggerisce di leggere il suo romanzo come una parabola sul tempo della giovinezza, sulle rivolte le utopie di un decennio (gli anni '60) particolare.
Angela Carter ha lasciato profonde tracce nella letteratura contemporanea affermandosi sin dagli anni Sessanta come autrice innovativa, una delle poche che abbia interpretato "al femminile" temi fino ad allora preclusi alle donne: l'inconscio, il corpo, l'erotismo, la sessualità, il jazz.
Una scrittura immaginifica e visionaria, che fruga nel subconscio ribaltando i miti e i "luoghi comuni" dell'orrore e reinventandoli, scomponendo e ricomponendo trame e finali, creando personaggi con fantasia inesauribile.

  • La bottega dei giocattoli
  • La passione della nuova Eva
  • La camera di sangue
  • I buoni e i cattivi
  • Venere nera
  • Notti al circo
  • Nell’antro dell’alchimista
  • Figlie sagge
  • Il vuoto attorno
  • La donna sadiana
  • Le fiabe delle donne, raccolte dalla tradizione popolare di tutto
  • il mondo
  • Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman