imone Weil, nata a Parigi nel 1909, fu professoressa, militante
sindacale e della sinistra classista e libertaria, operaia di
fabbrica. Spinta dall'esigenza di conoscere direttamente le condizioni
di vita dei lavoratori, abbandonò l'insegnamento e gli
studi puramente teorici per lavorare come operaia alla Renault;
miliziana nella guerra di Spagna nelle file anarchiche della Colonna
Durruti.
Al 1937 risale la svolta mistica, che si traduce in una presa
di distanza dal marxismo e in una fede vissuta con grandissima
intensità; esclusa dall'insegnamento in seguito alle leggi
razziali durante il regime di Vichy, fece la contadina; andò
poi esule in America, e in seguito ritornò a Londra per
lavorare nella Resistenza.
Morì in Inghilterra nel 1943.
Weil riflette a lungo sul modo in cui i greci vivevano la guerra,
accordando eguale rispetto al vinto e al vincitore, provando sgomento
per la distruzione di una città. Quando gli uomini entravano
nel terribile gioco della guerra, diventavano pietre nelle mani
degli dèi, e alla fine vince solo
la Guerra: che è la prova dei limiti dell'essere umano,
perchè è una forza che domina l'anima dell'uomo
e la incatena al suo destino immodificabile. "Anche se
ci illudiamo di maneggiarla, la forza si può soltanto subire.
Il destino di chi uccide è di essere ucciso a sua volta." La visione greca dell'uomo si prolunga, per Weil, fino
al Vangelo, e abbandonando gradualmente l'interesse più
propriamente politico concentra sempre più la sua riflessione
in direzione del senso dell'esistere, colto nei suoi risvolti
religiosi e mistici.
Un'evoluzione intellettuale che certamente è
assai lontana dal pensiero marxista, ma che si è espressa
sempre con estrema coerenza e intensità.
Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita
vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe
per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia
se amiamo la serietà come vita, Simone Weil ci commuove,
ci dà nutrimento."
Opere
Riflessioni
sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale
- 1934
La Gravità e la Grazia - 1947
La prima radice - 1949
L'attesa di Dio - 1950
Oppressione e Libertà - 1955
La Grecia e le intuizioni precristiane
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