Montagna: proposte per suolo e territorio

Obiettivi essenziali di un programma integrato



Infrastrutture telematiche: una rete condivisa di nodi di accesso alle infrastrutture di comunicazione informatica che si appoggi su portanti trasmissivi di rilevanza nazionale;



Produzioni di qualità: meccanismi di incentivazione e sostegno alle attività produttive, tradizionali e di qualità in ambito agrozootecnico, forestale, commerciale e artigianale;



Culture e saperi: attività di divulgazione e condivisione delle culture e dei saperi prodotti dalle singole realtà locali, finalizzate alla costituzione di una coscienza regionale unitaria.



Qualità della vita: adeguati presidi di servizi essenziali per la crescita civile delle popolazioni insediate;



Difesa del suolo: una permanente azione per salvaguardare gli equilibri ambientali e lo "stato di salute" di tutte le componenti che costituiscono il complesso ecosistema montano.



Risorse umane: programmi formativi plurisettoriali che consentano alle popolazioni montane di acquisire le competenze professionali, indispensabili per sviluppare un approccio consapevole ai temi della salvaguardia ambientale e della sostenibile valorizzazione delle rilevanti risorse, ancora custodite in questi luoghi.



Saperi scientifici: strutture per la ricerca scientifica e specialistica, orientate allo studio e all'approfondimento delle problematiche dell'ambiente montano.

 

Proposte ulteriori per il territorio



opera permanente di difesa del suolo e manutenzioni forestali;

scuola e formazione professionale con dotazione tecnologica di comunicazione;



idoneo e adeguato presidio di servizi primari essenziali: scolastici, postali, socio- sanitari;



insediamento diffuso di presidi universitari e di master postlaurea per la ricerca scientifica sulle produzioni forestali agrozootecniche di montagna nonché su ogni altro settore produttivo ecocompatibile;



defiscalizzazione riservata al commercio, agli empori plurifunzionali, alle attività produttive artigiane;



incentivi finanziari finalizzati all'espansione, valorizzazione (marketing) delle produzioni tipiche locali;



ammodernamento e adeguamento territoriale dei Comuni per svolgere, con più efficienza, il doppio ruolo di presidio istituzionale e produttivo che non solo eroga servizi pubblici per il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi cittadini ma, avvalendosi della loro intelligente laboriosità, di fatto, e l'unico "cantiere attivo" esistente che tiene in cura il grande malato italiano - il suolo - ricostituendone metodicamente il 'lifting paesaggistico';



intervento finanziario speciale integrato - Stato italiano, Regioni, Unione Europea - a sostegno della realizzazione del progetto Montagna nella sua intrinseca qualità di patrimonio italiano ed europeo di vasta area.

Proposte per le imprese agroforestali

Nell'ottica di una possibile evoluzione delle politiche territoriali ed ambientali, il mondo produttivo agricolo può dare un contributo fondamentale, grazie al suo patrimonio d'imprese dislocate un po' ovunque, dotate di macchinari e tradizionale 'sapienza' nel gestire gli elementi rappresentati da acqua, terra e biomassa vegetale.
All'interno del mondo agricolo poi, un ruolo cruciale può essere giocato dalla cooperazione agro-forestale, proprio per quelle esigenze di specializzazione e dimensioni operative significative che venivano ricordate in premessa.
Le cooperative agroforestali sono in grado di applicare su porzioni di territorio considerevoli, al di fuori quindi della propria superficie aziendale, un set di buone pratiche per il governo del territorio quali, ad esempio:
governo della vegetazione negli alvei, attraverso tagli che per tipologia, frequenza, periodo siano compatibili con le diverse e differenziate valenze dell'agroecosistema fluviale ricordate prima;



gestione delle casse di espansione, con messa a dimora di cloni di pioppi resistenti a situazioni di eventuale esondazione, oppure di altre essenze particolarmente adatte;



interventi guidati di disalveo;



operazioni di ingegneria naturalistica per il consolidamento di pendici e versanti;



realizzazione e manutenzione di strade interpoderali, piste tagliafuoco, con tecniche che non accentuino il rischio di erosione e dissesto idrogeologico;



pulizia dei fossi;



corretta manutenzione della rete irrigua;



sfalci e manutenzione dei pascoli in via di abbandono e degli incolti;



gestione dei soprassuoli forestali con interventi selvicolturali atti a mantenere la stabilita fisica ed ecologica dei soprassuoli, provvedendo anche a ridurre il carico di biomassa bruciabile o in condizioni di instabilità.