Prodotto da un'azienda di Huston, fa miliardi di calcoli al secondo per interpretare i dati captati dal sistema di spionaggio mondiale. Echelon è uno scatolone nero largo mezzo metro e alto 15 centimetri. Sembra un baracchino da radioamatore, invece è in grado di ascoltare, decifrare e interpretare qualunque conversazione avvenga sulla faccia della Terra, dalle telefonate tra innamorati ai dialoghi tra terroristi. Secondo quanto rivelato dalla rivista online TechWorld, il cervello di Echelon, sistema di spionaggio mondiale del quale solo recentemente Gran Bretagna e Stati Uniti hanno ammesso l'esistenza, è un supercomputer prodotto dalla Texas Memory Systems, una compagnia di Huston, Texas.
Il suo nome in codice è SAM-650. Si tratta di un cervellone elettronico da 192 gigaflops. In altri termini, è in grado di compiere 192 miliardi di operazioni ogni secondo. Tanta potenza di calcolo serve, ovviamente, per gestire l'enorme mole di informazioni captata ininterrottamente dalle grandi orecchie di Echelon. I satelliti spia e le postazioni di intercettazione, infatti, registrano indiscriminatamente e a ciclo continuo. Ma quelli che giungono ai grandi centri di elaborazione inglesi e statunitensi sono dati grezzi, una sorta di brusio continuo nel quale sarebbe possibile distinguere il minimo frammento utile. Proprio qui entra in gioco il SAM-650. La macchina combina due tecnologie: la memoria SSD (solid-state disk) e il processore DSP (digital signal processor). Il SAM-650 monta 24 processori DSP, specializzati nella conversione dei segnali analogici (l'audio delle conversazioni telefoniche, ma anche le immagini catturate da satelliti e telecamere) in segnali digitali che possono essere elaborati con più facilità. Fatto questo, il SAM-650 elimina il rumore di fondo e permette a software specializzati di individuare una particolare voce, captare parole chiave, decriptare le chiamate cifrate. I SAM-650 possono lavorare in parallelo per rendere queste operazioni estremamente veloci: cinque di questi apparecchi messi insieme forniscono una potenza di calcolo di 1 teraflops, ovvero mille miliardi di operazioni al secondo. Talmente veloce che gli hard disk tradizionali non riescono a tenergli testa. Per questo si usa la tecnologia SSD. In periodo di guerra al terrorismo, il campo delle tecnologie per lo spionaggio su vasta scala è una miniera d'oro. Secondo TechWorld, la Texas Memory Systems è cresciuta del 40% l'anno negli ultimi tre anni, e non ha debiti. La metà dei suoi introiti viene dagli investimenti governativi. "L'ultimo è stato il nostro anno migliore", conferma il vicepresidente Woody Hutsell. Guardare dal buco della serratura non è mai stato così redditizio. La Repubblica, 18 ottobre 2004
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