Olanda e Srebrenica - Governo del Regno dei Paesi Bassi (Neetherlands ) - Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Sarajevo - 3° battaglione olandese - Ministro della Difesa del regno dei Paesi Bassi Motivazione: il 5 dicembre 2006 hanno ricevuto attestati al valore 500 dei soldati olandesi che nel luglio del 1995 erano di stanza a Srebrenica e assistettero allo smistamento degli uomini bosniaci che furono massacrati dalle truppe del generale Mladiç. Il ministro della difesa olandese Henk Kamp ha inaugurato una targa commemorativa in onore dei caschi blu olandesi in una caserma della città olandese di Assen, e decorato i militari che assistettero allo smistamento di 8000 uomini, poi massacrati e gettati in fosse comuni che tutt'oggi si stanno ancora scoprendo fra Bosnia e Serbia. Assistettero... o parteciparono, almeno in parte, secondo le accuse di molti sopravvissuti. "Non ha i denti?... Ha i baffi?... Puzza come m...? Una ragazza bosniaca!" Questo - riporta il quotidiano bosniaco Dnevni Avaz - scrisse uno di quei soldati olandesi su un muro della fabbrica di Potocari, dove avvenne lo smistamento degli uomini e iniziò il massacro, sotto gli occhi indifferenti dei caschi blu olandesi. Il razzismo anti-bosniaco del battaglione olandese non è propaganda né favola, lo testimonia un olandese che a Srebrenica ci stava, quel giorno, come lavoratore umanitario - ma i suoi connazionali pensavano fosse un locale, così non censuravano i commenti davanti a lui... Conferma ciò che i Bosniaci sanno da anni, ed è sale sulla ferita collettiva di quegli ottomila morti: che il battaglione "protettivo" aveva nei confronti dei Bosniaci di Srebrenica esattamente l'atteggiamento riassunto dall'agghiacciante graffito di cui sopra. E contemporaneamente amava le feste a base di arrosto e slivovica delle truppe serbe. Era già caduto un governo olandese su questa faccenda, nel 2001, e proprio in Olanda, all'Aia aspettano da anni l'eroe di Srebrenica, il generale macellaio Ratko Mladiç. Tuttavia, il governo olandese ha ben pensato di andare a rimestare quel che era meglio lasciar tacere. Uno schiaffo orribile per le famiglie delle vittime e tutti i cittadini Bosniaci, già furibondo per la "giustizia incompleta" che si trascina da anni. Oggi l'umore nel paese è indescrivibile. Mandate una cartolina, se vi pare di fare le congratulazioni a chi di dovere per questa bella pensata: v. anche osservatoriobalcani.org e www.amnesty.it/ |